Cerutti, SEL: A Torino gli immigrati non comunitari fermati snel nord Italia, l’unico CIE da Roma in su


A Torino gli immigrati non comunitari privi di documenti fermati su tutto il territorio del nord Italia. Il Centro di Identificazione e Espulsione di corso Brunelleschi è nei fatti l’unico rimasto aperto da Roma in su. Questo è motivo di preoccupazione perché potrebbe essere il motivo del clima di tensione che abbiamo percepito durante la visita di oggi. Oggi ho visitato il CIE di Torino insieme al Garante dei detenuti del Consiglio regionale del Piemonte, Bruno Mellano. Continua l’attività della Regione Piemonte di verifica e supervisione delle condizioni del Centro di Identificazione e Espulsione di Torino.
Dal primo aprile è aumentata la capienza del CIE di Torino. Attualmente i posti disponibili all’interno della struttura sono 89 (prima erano 21), ciò è possibile perché sono state completamente
ristrutturate due aree del centro (ognuna di esse ha una capienza massima di 35 posti) e perché altri 21 posti sono ripartiti nelle restanti quattro aree del complesso.
Attualmente sono presenti solo uomini prevalentemente di origini nigeriana, senegalese e marocchina. Il tempo medio di permanenza è di 20 giorni. Il costo medio procapite di gestione è di 37,83 euro circa a ospite.
Sono sempre più convinta che sia necessario rivedere la legge sui permessi di soggiorno nella logica che il CIE non sia più previsto per coloro che hanno già scontato la propria pena o per chi, pur in assenza di reato, si trovi costretto ad attendere dentro il CIE il giudizio sulla propria richiesta d’asilo, dopo aver subito un provvedimento di espulsione in precedenza.
Monica Cerutti Sel

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