In piedi accanto alla finestra, Salvatore Monetti


In piedi accanto alla finestra, seminudo... il sole filtra i suoi primi raggi disegnando sulla mia figura morbide ombre. Attraverso le inferriate osservo te, stesa sul letto, il mio sguardo percorre lentamente ogni parte del tuo corpo mentre con la mente accarezzo i tuoi seni. 
Non dico “Ti amo” non maledico il destino ma quel tuo venire e andare come una magia inespressa crea in me un desiderio mai provato. 
Prima che tu vada vorrei incontrare ancora la tua bocca, sentirla, pensarla e vivere quegli istanti fino all’essenza in un dialogo di corpi fatto di fughe innocenti che crescono e diminuiscono dosando il desiderio senza sciuparlo. 
Ora, tra le lenzuola di lino un bagliore evidenzia i tuoi fianchi bianchi e sensuali, senza imbarazzo mi avvicino condividendo la tua mancanza. 
Ti stropiccio l’anima sorridendo e baciando il tuo Spirito raccolto nel tuo segreto più intimo e senza un’alba e un tramonto ci doniamo per l’eternità.
Salvatore Monetti





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