Salvini torna ad Alessandria, alla Festa della Lega di Fubine: “Da qui torneremo anche alla guida del Piemonte e al governo”
L’appello: «I
sindaci della Lega sono tanti, ma dovete provare a portare a votare chi non lo
fa più»
Con la maglietta e non la felpa, con su scritto
Fubine. Matteo Salvini sta sul palco della Festa della Lega nel paese alle
porte di Alessandria - con sindaco di sinistra - a festeggiare Gianfranco
Cuttica di Revigliasco, leghista fresco di primo consiglio comunale ad
Alessandria, con Riccardo Molinari segretario nazionale della Lega, e Lino Pettazzi
ex sindaco di Fubine. Tra fritto misto
alla piemontese e patatine fritte la zona sagra era piena di leghisti e non
solo ad applaudire, sicuramente Riccardo Molinari che vuole ritornare alla
guida della Regione «perché l’amministrazione di Palazzo Lascaris pensa che il
Piemonte finisca a Moncalieri». E giù applausi. E poi «riapro il pronto
soccorso a Tortona e oncologia a Casale e non spendo per la sanità degli
immigrati». È Molinari che infiamma la folla, alla parola «basta immigrati» e
Salvini premier giù gli applausi. Salvini
inizia con una battuta non molto felice: «Non so se sono più fastidiose le
zanzare o i comunisti, ma le zanzare le puoi schiacciare i comunisti...» e poi
il corredo solito di battute su immigrazione, lavoro, sbarchi ma gli applausi
sono tornati più forti quando Salvini ha detto «penso alle persone in queste
cucine con trenta gradi che cucinano per noi».
E si ritorna contro la legge Fornero, gli studi di settore, il lavoro ai
giovani e sempre gli sbarchi, «al governo invece a cosa pensano? - arringa
Salvini - non solo allo Ius Soli ma al progetto di legge di un anno di galera
per un accendino con la faccia di Mussolini».
Qualche citazione sulle buone
cose della Regione Lombardia, sulla povertà dei genitori separati «questa è la
vita normale, non la cittadinanza appena nata». Senza tralasciare battute in
dialetto piemontese e lombardo. Poi verso le dieci di sera ha salutato tutti perché
«la campagna elettorale è stata dura, duecento incontri. Ma questa settimana ho
festeggiato il primo sindaco della Lega in provincia di Roma a Ladispoli». Poi
segue l’elenco di sindaci e vice sindaci targati Lega Nord-Salvini. E per
chiudere «lunedì sarò in Calabria per portare la Lega anche al Sud». Ma il finale è la battuta migliore «Una Lega
al governo e Renzi a lavorare» prima però «dovete convincere a votare chi non
lo fa più da anni». Titoli di coda sul coro dell’Aida.
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