"Questo è il vostro grigio": in 400 per il debutto della nuova maglia

CALCIO - GRIGI
Il colore realizzato da Erreà è lo stesso di 15 anni fa, scelto dagli alessandrini con un concorso
C'è un po' di storia nella nuova maglia dei Grigi. Un total grey che gli alessandrini avevano scelto, 15 anni fa. Una idea di Roberto Quirico, una sorta di concorso di idee e il risultato è lo stesso delle nuove divise. "Questo grigio è vostro: Erreà ne ha uno diverso, questo è solo dell'Alessandria, abbiamo ricercato il pantone e abbiamo ricreato questa versione speciale". Che è solo dell'Alessandria e anche questo Roberto Montrucchio, responsabile commerciale Piemonte di Erreà lo sottolinea. Una maglia semplice, sobria, molto alessandrina. Molto elegante e molto emozionante. Con lo stemma sul cuore, tridimensionale, floccato, in evidenza, e sui pantaloncini neri, a destra, la testa dell'orso. Da ricordi importanti anche i calzettoni, neri con risvolto grigio: a chi vive da anni sugli spalti del Mocca  evocano, certo, altre stagioni e grandi protagonisti. Una cura dei particolari, la scritta Alessandria calcio all'interno, sotto il colletto alla coreana. Anche il carattere scelto per la stampa dei numeri è partucolare e li mette in evidenza. La seconda divisa è rossa, ma con inserti  e numeri grigi. In piazza della Libertà all'inizio della presentazione, poco più di 200 persone, che però raddoppiano nel momento clou: quando alcuni giocatori indossano le divise e i capi di rappresentanza, sulla scaletta del truck di Erreà, che a fine evento è preso d'assalto, perché tshirt, polo, bermuda e tuta sono già in vendita. C'è una terza divisa, ma per scoprirla si salirà a Bardonecchia, perché la squadra la indosserà nella prima amichevole di domenica 16 al pomeriggio e poi nel secondo test, il 19.
La squadra è dentro il campo creato in piazza della Libertà, dove primna dell'inizio Iocolano, Fischnaller e Vannucchi giocano con quattro bambini. Ci sono tutti, anche i nuovi, ad eccezione di Giosa, che arriverà domani. Non c'è Sosa, che è ancora in volo, e Marras, con qualche linea di febbre. Ci sono tutti gli uomini dello staff. C'è Stellini che parla di lavoro, di intensità, di velocità di lettura "per diventare una squadra che vince tutte le partite. Ci vuole tempo, ma sappiamo cosa ci serve". E il ds Sensibile, che con i giornalisti si lascia scappare una battuta - "avevo detto quattro innesti prima della partenza per Bardonecchia" - parla di responsabilità, che tutti hanno, "molto soddisfatto del profilo scelto per la guida tecnica". A suo giudizio la squadra è fatta "all'85 per cento". In questo momento c'è un over in più, "ma il ritiro servirà per capire cosa serve per completare e interpretare l'idea di gioco che il mister ha". Ci potrebbero essere anche partenze, ma non imminenti: domani le ultime visite, poi a Bardonecchia per costruire il futuro. Senza dimenticare il passato ma, come dice il presidente Luca Di Masi, "guardando avanti". C'è anche il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, con gli assessori Molinari, Rolando, Borasio,  Cherima Fteita Firial. Un paio di urla di contestazione alla squadra ci sono, ma chi è in piazza applaude, scatta foto con i giocatori, il presidente e l'allenatore, va a fare i primi acquisti sul truck. E Stellini abbraccia il suo amico Totò Fresta: il grigio li ha fatti ritrovare, al gruppo che parte giovedì il compito di ritrovare tutto il popolo grigio.


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