Paolo, testimone che non sfiorisce

Ieri, nell’aula consiliare del CSM, si è fatta memoria di Paolo Borsellino, che il 19 luglio di venticinque anni fa veniva ucciso per mano mafiosa, insieme a cinque agenti della scorta, sotto la casa della madre in via D’Amelio, a Palermo, cinquantasette giorni dopo l’attentato a Giovanni Falcone. Muove da questo momento di tributo Renato Balduzzi nella rubrica Pane e giustizia in edicola questa mattina su Avvenire, riflettendo sui modi di accogliere, oggi, una testimonianza che non sfiorisce.
Per leggere il testo dell’articolo, clicca sul seguente link: Pane e giustizia – 20 luglio 2017.
Ufficio stampa del prof. Renato Balduzzi

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