Libia, la spallata di Macron all’Italia. A Parigi l’incontro fra Haftar e Sarraj
Summit il 25
luglio, l’obiettivo francese è creare un esercito unitario. Il sostegno di
Al-Sisi e degli Emirati arabi. La mediazione degli Usa
Emmanuel Macron tenta di scalzare l’Italia nella
partita libica facendo entrare a gran voce la sua Francia nel complicato
dossier del Paese maghrebino. E lo fa con la pretesa di far incontrare il
presidente del Governo di accordo nazionale (Gna), Fayez al-Sarraj, e il
generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, in un vertice fissato a
Parigi per martedì 25 luglio, per puntare tutto sulla creazione di un esercito
nazionale unitario. Il neopresidente francese si candida a mediatore
privilegiato nel processo di riconciliazione del Paese cercando di
ridimensionare il ruolo svolto dall’Italia che per prima paga le ricadute,
specie in termini di afflusso di migranti, del caos che ha caratterizzato gli
ultimi sei anni di storia libica. Oltre un lustro di guerre e conflitti seguiti
alla caduta di Muhammar Gheddafi con l’intervento della Nato fortemente
sostenuto dalla Francia dell’allora presidente Nicolas Sarkozy. E di cui Macron
vuole rilanciarne l’attivismo per assicurarsi una «golden share» nella Libia
del futuro, nei suoi asset sotto embargo e soprattutto nel suo petrolio. Forte
anche del ruolo dicotomico, o meglio ambiguo, svolto dalla Francia. Nella
doppia veste di membro dell’Unione europea e quindi sostenitore del Consiglio
presidenziale del Gna guidato da Sarraj e al contempo di interlocutore
privilegiato in Occidente di Haftar. Continua
a leggere……
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