Assenza, Poesie Massimo Galli
Assenza
Di te mi fascio come l’onda al mare
come violino avvolto nel suo canto
come lo specchio d’acqua alle lampare
quando la luna è cieca sotto il manto.
come violino avvolto nel suo canto
come lo specchio d’acqua alle lampare
quando la luna è cieca sotto il manto.
Di te m’infiammo come lampo a sera
come lava che all’albero si stringe
come pianto arroventato di una cera
quando la notte scende e il sole stinge.
come lava che all’albero si stringe
come pianto arroventato di una cera
quando la notte scende e il sole stinge.
Eppure in questo mio congiungimento
sento le spine di una turbolenza
ed è un tornado che ha smarrito il vento.
sento le spine di una turbolenza
ed è un tornado che ha smarrito il vento.
Guardo lo specchio, cerco una presenza
mi manca l’aria, chiedo appagamento
ma trovo solamente la tua assenza.
mi manca l’aria, chiedo appagamento
ma trovo solamente la tua assenza.
massimo galli
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