Libri contingenti e libri necessari: "Al caffé degli esistenzialisti" di Sarah Bakewell


Al caffé degli esistenzialisti. Libertà, Essere e Cocktail
At the Existentialist Café. Freedom, Being and Apricot Cocktails
Sarah Bakewell
Fazi, 2016
Traduzione di Michele Zurlo
pp. 470
€ 20
Sono passati troppi anni da quando, in oscure caves affollate, gli esistenzialisti si sfinivano piroettando a ritmo sfrenato sulla base di qualche melodia jazz. C'era Juliette Gréco che cantava, Boris Vian che suonava la tromba. I ragazzi portavano maglioni scuri a collo alto, si vestivano in maniera stravagante – erano gli hipster, quelli veri – che imitavano nelle fantasia delle giacche i loro cugini americani. Nei locali affollati, nelle cavesparigine – soffocanti localetti semi-nascosti nei bassifondi della città – si accedeva con un libro sottobraccio: era un segno di distinzione, o meglio diriconoscimento. Sono passati molti anni anche dai raduni scanzonati e pensosi al café Bec-de-Gaz, in Rue du Montparnasse a Parigi. Tra il 1932 e il 1933 vi si davano appuntamento Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir e Raymond Aron, compagno di classe e di memorabili bevute.

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