Stelle di giorno di Concita Occhipinti

Lavori in corso, seguirà...




PARIOLI IN DANZA: Argonauti - Giasone e Medea (9 e 10 novembre, Teatro Parioli Peppino De Filippo)
by Concita Occhipinti  
Lunedì 9 e Martedi 10 novembre - ore 21,00
ARGONAUTI - Giasone e Medea
danzateatro
da Apollonio Rodio, Euripide
drammaturgia Maurizio Donadoni, Aurelio Gatti, Cinzia Maccagnano
regia e coreografia Aurelio Gatti
con Carlotta Bruni, Valeria Busdraghi, Stefano Fardelli, Rosa Merlino
e Cinzia Maccagnano
Nell’ambito della rassegna PARIOLI IN DANZA, lunedì 9 e martedì 10 novembre va in scena al Teatro Parioli Peppino De Filippo ARGONAUTI - Giasone e Medea, uno spettacolo di danza teatro che vede interpreti Carlotta Bruni, Valeria Busdraghi, Stefano Fardelli, Rosa Merlino, con la partecipazione dell’attrice Cinzia Maccagnano.
Tema dello spettacolo, ridotto drammaturgicamente da  testi di Apollonio Rodio ed Euripide, sono le avventure e le continue peripezie degli Argonauti che, coinvolti in situazioni imprevedibili e proiettati in mondi sconosciuti a contatto con civiltà ignote dalle idee spesso diverse, se non opposte, alle loro, accettano di mettere in campo le proprie certezze e di confrontarle con quelle degli altri uomini, dando prova della loro spregiudicata intelligenza. Una prova – secondo il regista, coreografo (ed anche curatore dell’intera rassegna di danza) Aurelio Gatti, alla quale sono chiamati, ancora oggi, tutti quei navigatori che decidono di uscire dalla rotta stabilita, dalla convenienza e dalle consuetudini per rischiare di sballare, buttare a mare, le proprie convinzioni ormai ben ancorate nel calmo golfo dell’inamovibile buonsenso. In realtà il loro è un viaggio onirico, visionario, tramite il quale raggiungeranno il fondo della loro anima, quel luogo remoto e inviolato dove appare la luce della coscienza, della consapevolezza.
Un viaggio di iniziazione per danza, teatro e musica, scritto a sei mani da Maurizio Donadoni, Aurelio Gatti e Cinzia Maccagnano e realizzato da MDA produzioni Danza.
ARGONAUTI Giasone e Medea - Sinossi
La nave salpa, salutata da un'immensa folla. Mentre si allontana dalla spiaggia Orfeo leva in alto il suo canto, accompagnando il ritmo dei remi che tagliano le onde azzurre del mare. …Eppoi, oltre lo schianto delle azzurre Simplegadi,  fino alla Colchide,  terra del vello d'oro.
...... quando la polvere e il fumo cominciano a diradarsi, scarmigliato e lucido di sudore appare Giasone. Guida con fermezza le belve, che trascinano l'aratro d'acciaio. Gli animali arano la terra, mentre l'eroe sparge nei solchi i denti di drago che Eta gli aveva consegnato. Col sorgere della luna, nel campo arato, si delineano delle forme che diventano sempre più grandi e più chiare. È un esercito immane di guerrieri che viene fuori dal terreno. Giasone, seguendo ancora una volta il consiglio di Medea, scaglia nel mezzo di questi misteriosi esseri un grosso sasso.........…
….. Quando finalmente la nave Argo approda sulle coste elleniche gli Argonauti si rendono conto che al termine di quell'avventura non portano con se solo il prezioso e magico vello d'oro, ma ognuno ha acquisito doni più' grandi come la coscienza dell'essere e la conoscenza dell'ignoto. Il viaggio li ha forzatamente coinvolti in situazioni imprevedibili, proiettandoli in mondi sconosciuti e a contatto con civiltà' ignote … Ed e' qui, che accettare di mettere in campo le proprie certezze e confrontarle in quelle di altri uomini fu senz'altro la vera, straordinaria prova per gli Argonauti e lo e' ancora oggi per tutti quei navigatori che decidono di uscire dalla rotta della convenienza e delle consuetudini per rischiare di sballare, buttare a mare, le proprie convinzioni ancora ben ancorate dal calmo golfo dell'inamovibile buonsenso.
E la vicenda del viaggio si rafforza e si trasfigura nella vicenda di Giasone e Medea : sembra lo struggente dramma dell'abbandono , ma è solo la superficie. L'incontro, le scelte, i mutamenti sono ripercorsi nei pensieri della maga, nipote di Circe, barbara della Colchide, trapiantata in terra greca per amore, dopo aver rinnegato le proprie origini, il proprio popolo, la propria patria, ucciso il fratello Absirto, spargendo i resti in mare, abbandonato i genitori … Il cuore mi batteva contro il petto, le tempie. Dimenticavo mio padre, gli dei, la  Colchide. Per uno straniero….
Attraverso Medea il mito ri-diventa umano : “La maga Medea ora non serve più”...., “Lasciami i figli nati dalla mia carne”.... e rinnova temi che sono stati ridotti a consueto corollario del contemporaneo: lo scontro di civiltà, la comprensione delle diversità, l'inconciliabile confronto tra il pensiero strumentale- calcolante di Giasone e quello di Medea che si ispira alla totalità… “Siamo diversi. Voi pensate che portare una strada in un posto risolva tutto. Noi ci perdiamo a scrutare le anatre in volo . Quella che per Voi è una terra desolata, per me è terra benedetta . Pianti un bastone e nel giro di una settimana mette radici.. dopo un mese fiorisce e dopo un anno hai il primo raccolto di frutta...
In realtà, il viaggio, onirico, visionario , il tramite attraverso il quale raggiungere il fondo della propria anima, si spezza e quel luogo remoto e inviolato - privato del suo spazio e dal suo tempo – diventa la deriva di ogni certezza e di ogni fondamentale.
MDA   Produzioni   Danza   è   una   Compagnia stabile   di   ricerca   e produzione coreografica riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali fino al 2014.
Fondata nel 1977 da Hal Yamanouchi e Aurelio Gatti‚ assume l’attuale denominazione nel 1990‚ a seguito dell’incontro fra Roberta Escamilla Garrison e lo stesso Gatti‚ già direttori artistici rispettivamente della EVERY DAY COMPANY e di MIMO DANZA ALTERNATIVA . Da quel momento in poi si sono susseguite altre cinque "fusioni" : con la compagnia ISADORA DUNCAN (1991) di Nicoletta Giavotto‚ DANCE CONTINUUM di Roberto Pace e Michael McNeill‚ COMPAGNIA86 di Marianna Troise‚ BALTICA di Marco Brega e Fabrizio Monteverde e AIRE di Sandra Fuciarelli (1993).
MDA Produzioni Danza nasce dal progetto di realizzare un organismo di produzione culturale caratterizzato    dalla    continuità    del    nucleo    artistico    e    dalla    stabilità    della    struttura organizzativa‚ dall’ambizione di maturare un progetto di ampio respiro in grado  innanzitutto di salvaguardare i tempi della creazione e della ricerca. Ha preso così vita una Compagnia di produzione che‚ grazie all’apporto delle pluriennali esperienze  delle originali formazioni‚ è andata arricchendo‚ con altre e nuove energie‚ il suo nucleo creativo, delineandosi in maniera autonoma nel panorama italiano della produzione coreografica e drammaturgica.
Le collaborazioni tra MDA Produzioni Danza ed il coreografo Ian Sutton (Nothing Special‚ East Eats)‚ il regista Patrick Latronica (Due Madri)‚ il M° Sylvano Bussotti (Fedra’ncora)‚ Stefano Armati Mataro (La Fabula di Orfeo)‚ il M°Germano Mazzocchetti (Orfeo‚ Minotauro)‚ il regista Lelio Lecis (Minotauro)‚  lo  scrittore  Augusto  Mucchi  (La  Foresta  Incantata)  ed  ancora  con  il  M°  Marco Schiavoni (Tre Civette‚ Pulcinella)‚Libby Nye (Dancers in Exile)‚ la coreografa Gabriela Corini (Miraggi)‚ il M°Fulvio Maras (Tango Eros)‚ il M°Patrizio Marrone (Magnificat‚ Rossini Circus, Padre Raimo)‚ Nando Citarella (Ionica e Tango Guappo)‚ Fabio Lorenzi (Romeo e Giulietta‚ Odisseo‚ Duna e Falcone)‚ Marcello Fiorini (Ione‚ Proserpina‚ Satyricon Hotel, Babilonia, Pulcinella e l’Imperatore, Kiron cafè)‚ Daniele D’Angelo (Crisotemi‚ Cassandra) gli attori Elisabetta Pozzi‚ Ernesto Lama‚ Mario Brancaccio, Filippo Luna‚ Cinzia Maccagnano‚ Vincenzo Pirrotta‚ e Sebastiano Tringali‚ i cantanti Elisa Turlà, Miriam  Palma,  Tiziana  D’Angelo, i coreografi Silvia Vladimivsky (El Conventillo‚TangoEros)‚ Brunella De  Biase (Di  Forma in  Forma)‚ Fabrizio  Favale (Elena)‚  Emma Scialfa (Pòthos)‚ Simonetta Alessandri (Danze Cosmiche)‚ Alice Drudi (Tre per un Topo)‚ Paola Rossi (La Voce della Grande Madre)‚ Giuseppe Bersani (O Sbarcare a Zarabang / Esercitazione x Forza)‚ Rosaria Iovine (ST22)‚ Loris Petrillo (Il Cece nel secchio‚ La pelle del   Popolo nudo‚ M Carne della mia Carne,Van Gogh)‚ sono il segno di una attività vivace che aggrega e sviluppa differenti proposizioni   artistiche. L’idea di compagnia intesa come polo di attrazione per le più autentiche sensibilità sotto il comune denominatore dell’originale   ricerca condotta dai suoi autori. Dal dicembre 2013 collabora stabilmente con la coreografa Alessia Gatta e Ritmi Sotterranei presentando Weltflucht e la nuova creazione Convivio.
MDA produzioni Danza //  www.danzamda.it // info@danzamda.it







Le storicette: da Teke editori storie e ricette facili per bambini in arrivo al Lucca Comics & Games
by Concita Occhipinti  
Sabrina Stevenin
LE STORICETTE
(Teke Editori)
Anteprima il 30 ottobre a LUCCA COMICS & GAMES
Una ricetta semplice: una famiglia tra le nuvole, l’amore per la cucina e tanti incontri originali. Sono questi gli ingredienti de Le storicette, una collana per bambini dai 5 anni in su ideata da Sabrina Stevenin e pubblicata da Teke Editori.
Racconti semplici, coloratissimi, che vedono protagonista Emma, una bambina che vive con la famiglia in un mondo immaginifico di cui le nuvole sono la perfetta cornice per ritrovare, oltre la quotidianità di una vita frettolosa e approssimativa, i valori della condivisione familiare e la voglia di apprendere (e di insegnare) quanto di più genuino ci possa essere, a partire da una cucina che ispira creazioni semplici e facilmente adatte a fanciulli e fanciulle in tenerissima età.

Un’idea che nasce dalla mente di un ingegnere-mamma originaria di Torino che, dopo una serie di lavori saltuari, contratti non rinnovati e alcuni figli a carico, cerca ispirazione da una frase paterna che spesso le viene a mente: “Se tu vuoi sapere chi sei devi semplicemente pensare a chi eri da piccola e andare a ricercare nelle tue radici, scoprendo qual è realmente il tuo carattere”.
“Ho pensato – racconta l’autrice - a quando mi mettevo con mia figlia ancora piccolina,  a scrivere e disegnare e mi è progressivamente ripresa questa passione di raccontare… Disegnavo il tavolo degli ingredienti perché spesso operavamo in cucina. Le insegnavo quali erano le sostanze alimentari di base illustrandole anche tutta l’attrezzatura per preparare dolci e piatti di vario genere. Lei mi seguiva e raffigurava graficamente: le storie per qualche motivo sono così iniziate ad arrivare!”

Le prime “Storicette” che verranno lanciate in commercio e presentate a stampa e pubblico in occasione del Lucca Comics & Games 2015 il prossimo 30 ottobre sono tre e riguardano altrettante avventure di Emma improntate alla conoscenza di nuove ricette, sia italiane che internazionali. Nella prima, Emma scende dalle nuvole, si presenta la famiglia di Emma che decide di andare a vivere su una nuvola e qui si costruisce una casetta con tanto di giardino. La necessità di preparare la torta alle mele e miele induce la bambina a incontrare Mamma Orsa con la quale apprende semplici nozioni culinarie che sperimenta a freddo, riuscendo perfettamente a sfornare un dolce – tra i classici – che sarà apprezzato anche al suo ritorno a casa.
Nella seconda storicetta, Emma, Luca, il pomodoro e la mozzarella, Emma ritrova il suo amico Ko-ni, un coniglio lunare verde che la viene a trovare volando sul Moon-Express!  Grazie alle sue delucidazioni geografiche, Ko-ni apprende cos’è quello stivale di nome Italia che si vede dal cielo e, soprattutto scopre la ricetta della pizza, qui proposta anche in una sfiziosa chiave alla crema di carote in stile vegan.
Nella terza storicetta, Lord Sandwich,  è Harry il protagonista del nuovo incontro di Emma che, durante un viaggio in mongolfiera si incaglia con tutta la famiglia su un albero della campagna inglese. Mentre i genitori tentano di riparare i danni, la bimba viene condotta dal piccolo e ospitale milord nella sua dimora ove apprende la vera storia del sandwich, mettendone in pratica qualche rivisitazione.
Creare la ricetta in modo che il bambino fin da piccolissimo possa cucinare autonomamente, è secondo Sabrina Stevenin, uno dei principali metodi di apprendimento secondo i criteri Montessoriani.
Perseguendo questo obiettivo, le ricette proposte nella collana Le Storicette, sono preparazioni ad hoc in cui vengono ovviamente evitate le cotture (del forno, nel caso, se ne occuperà il genitore) e sono principalmente ‘a freddo’, facili e con grandi risultati. Il bambino, seguendole, avrà inoltre la possibilità di tagliare le porzioni ma con strumenti fini e adeguati, al fine di poter sviluppare la coordinazione motoria e acquistare fiducia e autostima, in particolare nel poter continuare a sperimentare ulteriori possibilità in cucina.

All’interno di ogni libricino viene presentato un nuovo personaggio e suggerite anche piccole nozioni di cultura generale. Alla base vi è comunque un’atmosfera onirica che denota il desiderio (probabilmente recondito in molti di noi) di sostituire il dovere di vivere al piacere e alla voglia di vivere, andando ad abitare su una nuvola per costruire un’esperienza di comunità familiare lieve e avulsa dalle mille distrazioni prodotte dai modelli di vita odierni.

Sabrina Stevenin è un ingegnere prestato a letteratura, disegno e cucina. Madre di famiglia dopo aver sostituito per maternità al lavoro numerose colleghe, decide di continuare a lavorare da casa, cercando di conciliare l’era dell’informatica con figli e lavoro.
All’inizio cerca di inventarsi dei lavoretti per poter guadagnare stando a casa. Dopo l’esperienza in ciondoli in argilla, creazione di loghi aziendali e blog dove recensisce applicazioni per Ipad  (365app.blogspot.it), decide di creare ex novo applicazioni per bambini che ancora non esistono…
Dalla tecnologia al ritorno della penna e alla grafica è significativo: Sabrina decide di coinvolgere la figlia di pochi anni in corsi di cucina narrati attraverso le immagini di base degli ingredienti ed utensili ad essi annessi. Da qui l’idea di narrazione di ricette appartenute alla propria infanzia per conservare la forza della tradizione e, al tempo stesso, variare con divertimento le combinazioni del gusto.

Le storicette hanno anche un blog di cucina e una pagina Facebook che mantengono l'idea di fondo dei libri: ricette facilmente replicabili dai bambini, ma anche ricette che ci aiutano a mangiare in modo un po’ più sano!
Questi i link:
Blog: http://blog.giallozafferano.it/lestoricette/
Facebook: https://www.facebook.com/lestoricette

LE STORICETTE
Emma scende dalle nuvole 
Emma, Luca ,il pomodoro e la mozzarella
Lord Sandwich
Di Sabrina Stevenin
Collana Le Storicette
Prima edizione Ottobre 2015
Teke Editori - Roma
Progetto a cura di Lele Crognale
Grafica di Tiziana de Molli
Stampato in Italia
Andersen Spa - Borgomanero
Prezzo € 5,50 

TEKE EDITORI
Teke in elfico significa scrittore e i colori del logo, strizzano l'occhio all'arcobaleno. Sin dalla nascita della loro casa editrice, avvenuta nel 2008, Lucia Piera De Paola e Lele Crognale hanno voluto dare visibilità e voce a un’esclusiva realtà editoriale che ha il coraggio di pubblicare prodotti d’eccellenza contando esclusivamente sulle proprie forze, operando innanzitutto nell’ambito di una giovane e creativa produzione allargata dal poliziesco, all’eros, al fantasy,  senza per questo trascurare l’argomento denuncia!
Teke edita inoltre fumetti e libri ispirati allo yaoi rappresentando per questo l’unica realtà nazionale del settore, segnalata su Wikipedia sotto la voce yaoi italiani.
  


Festival Cinema Vintage “Il Gusto della Memoria” IV edizione
by Concita Occhipinti
Roma, Cinema Trevi - 7 e 8 novembre 2015
Dall'inedito ritrovato di Carlo Ludovico Bragaglia al documentario di Gianni Amelio sulla scuola italiana, due giorni a ingresso gratuito all'insegna delle immagini d'archivio, con Pupi Avati presidente di Giuria.
Si tiene a Roma il 7 e l'8 novembre 2015 al Cinema Trevi (vicolo del Puttarello, 25) – a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – la Quarta edizione del festival di cinema vintage “Il gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d'archivio il cui tema di quest’anno è "La Storia dal Basso". Attraverso le immagini presenti sull'archivio Nos Archives (che custodisce in full HD 25mila filmati realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto 8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8) registi, studenti di scuole di cinema, studenti dei licei raccontano la Storia da un punto di vista alternativo a quello ufficiale. Il festival, diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani e dall'artista Manuel Kleidman, ha ottenuto quest'anno il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco e avrà come presidente di giuria il regista Pupi Avati. La giuria è anche formata da Roger Odin, professore emerito di Scienze dell’informazione e della comunicazione all’Università Paris III Sorbonne Nouvelle; Marco Giusti, critico cinematografico, saggista, autore televisivo e regista; Enrico Bufalini, Direttore dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce; Manuel Kleidman, decoratore di teatro, creatore di marionette e carri teatrali, pittore, incisore su legno e bronzo, collezionista ed esperto in arte palestinese; Anaïs la Rocca, regista e art director e Alessio Santoni, fonico e tecnico del suono. Per il secondo anno consecutivo sarà di scena il contest Junior, dedicato a agli studenti under 18 delle scuole medie e superiori: tutti sanno ripetere ciò che è scritto sui libri, ma chi potrebbe raccontare piccoli episodi della vita quotidiana di 90 anni fa? Con una storia anche inventata e con i materiali cinematografici realizzati dal 1922 al 1970, presenti in  nosarchives.com e nell'archivio dell'Istituto Luce. Sabato 7 novembre sarà proiettato, tra gli altri, il documentario di Alessandro Piva, Pasta Nera, che, attraverso rari filmati e fotografie d'archivio, racconta uno dei migliori esempi di solidarietà tra Nord e Sud del nostro Paese, nell'immediato Dopoguerra. Domenica 8 novembre, invece, due proiezioni  accompagneranno i film in concorso: un film inedito ritrovato dai direttori del festival, firmato da Carlo Ludovico Bragaglia e il documentario di Gianni Amelio e Cecilia PagliaraniRegistro di classe, che attraverso immagini d'archivio, racconta la scuola italiana dal 1900 al 1960.

Il contest del festival è articolato in tre sezioni: Fiction, per cortometraggi della durata massima di 12 minuti; Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezione Pubblicità, dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 45 secondi. Tutti i lavori contengono almeno il 60% di immagini d’archivio.

“Il 2015 è l’anno – sottolinea la direzione artistica - dei grandi anniversari: il centenario dell'ingresso italiano nella Grande Guerra, i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma anche i 50 anni dalla prima passeggiata spaziale e i 40 dalla nascita di Microsoft. Che documenti ci faranno rivivere questi eventi? La storia ufficiale ci offrirà sicuramente bellissimi film e approfondimenti. Ma cosa sappiamo degli uomini in trincea nel 1917? Come si viveva a Roma nel 1945? Chi ricorda i colori delle divise dei nazisti a passeggio per le città italiane? E quante limonate sono state consumate ascoltando la radiocronaca della prima passeggiata lunare? La Storia ora si può raccontare anche grazie alle immagini che i privati hanno lasciato in custodia a nosarchives.com, foto e filmini amatoriali”.

Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani e dall’artista Manuel Kleidman è organizzato dall’Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com. Un evento unico, ispirato dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali. Il portale ospita più di 25mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la Storia del Ventesimo secolo.




Festival La Parola che non muore: VIAGGIO DI SOLA ANDATA di Rosario Montesanti (2 ottobre, Civita di Bagnoregio) 
by Concita Occhipinti
presenta
VIAGGIO DI SOLA ANDATA
Un libro di
Rosario Maria Montesanti
A Nino Manfredi
Venerdì 2 ottobre 2015 – Ore 19
Festival LA PAROLA CHE NON MUORE
Direzione Artistica: Massimo Arcangeli, Giancarlo Liviano D'Arcangelo
Palazzo Alemanni
Civita di Bagnoregio (VT)
Interviene l’autore
Letture di brani del libro di Pino Ammendola
Al piano il maestro Stelvio Cipriani

La vita è un viaggio di sola andata
E tutti aspettiamo,
a volte con rassegnazione,
l'ultima fermata.
Basterebbe avere il coraggio
di scendere una fermata prima e, forse,
potremmo affrontare il capolinea in modo diverso.

Una sceneggiatura scritta su misura per Nino Manfredi; un film purtroppo mai realizzato.
Da lui apprezzato, amato e fatto proprio, ora divenuto un romanzo edito da Teke Editori, in che sarà presentato venerdì 2 ottobre all’interno di Palazzo Alemanni di Civita di Bagnoregio nell’ambito del prestigioso festival “La parola che non muore” . Artefice ne è Rosario Maria Montesanti, da anni regista, sceneggiatore, autore televisivo per importanti programmi e documentari televisivi; scrittore dalla penna florida e leggera, come lieve è il modo in cui ha deciso di affrontare un argomento assai delicato: quello della terza età. Darsi una chance anche dopo aver perso l’amore di una intera esistenza, mettendo le abitudini a repentaglio ma caricandosi dell’energia di un pensiero costante: quel soffio vitale che ha dato un senso al passato e che puo’ ancora ispirare un possibile presente e futuro di serenità e armonia interiore.
Viaggio di sola andata - questo il titolo del libro che sarà illustrato, oltre che dall'autore, anche dalla voce di Pino Ammendola e dall'accompagnamento musicale del Maestro Stelvio Cipriani – racconta di Nicola, un ex impiegato ministeriale e vedovo, che vive con grande dignità la sua solitudine e le sue modeste condizioni economiche, ancorandosi alle abitudini e a piccoli e  modesti  riti quotidiani: una condizione fragile che, per lui, sarebbe inopportuno e grave sconvolgere. Una rete televisiva lo intervista e pur di raggiungere più ascolti, non esita a scardinare  cinicamente la sua vita, rubandogli, con l’inganno,  l'unico capitale di cui è ricco: la sua storia, i suoi sentimenti, la sua intimità. Una violenza così forte da portarlo sull'orlo del suicidio. Ma, prima dimettere in atto l'insano  gesto,  decide  di onorare una promessa fatta molti anni prima a sua moglie Giovanna, un giuramento che per la  prima volta, lo porterà lontano da casa, incrociando le tessitura di una ragnatela sentimentale che innesca la possibilità di un nuovo amore come nesso: un sentimento nuovo, mai provato prima, un peccato molto più grave di qualunque tradimento. Una riserva insperata di ossigeno, probabilmente l’ultima per molti, alla quale è fondamentale attaccarsi per respirare la parte forse migliore del proprio cammino esistenziale.
Viaggio di sola andata

di Rosario M. Montesanti
Copyright 2015 Teke Editori
Linea Editoriale da 0 a 100
Prima Edizione Aprile 2015
Teke Editori - Roma
Editing Stefano Teloni
Impaginazione Grafica
Tiziana De Molli
Stampato in Italia
Andersen S.P.A. - Borgomanero (NO)
ISBN 9788897217244

Sinossi:
VIAGGIO DI SOLA ANDATA racconta una storia che raccoglie due realtà della nostra società, facendole confrontare e mettendole in contrapposizione: gli anziani con la loro solitudine e la televisione.
Il mondo degli anziani  è rappresentato da Nicola, ex impiegato ministeriale, vedovo, che vive, con grande dignità, la sua solitudine e le sue modeste condizioni economiche, ancorandosi alle abitudini e a piccoli e modesti riti quotidiani: una condizione fragile che, per lui, sarebbe inopportuno e grave scardinare.
La televisione è una televisione cinica che, pur di raggiungere risultati in termini di audience, non esita a sfruttare le fasce più deboli della società, per emozionare e commuovere. Il vecchio Nicola diventa la vittima di  questo modo di fare informazione. L’elemento scatenante della storia è un fatto di cronaca, un episodio amministrativo: a Nicola viene decurtata la pensione perché, per un errore, per anni, lo Stato gli ha assegnato più del dovuto.
Per Nicola, niente di drammatico, se non l’obbligo di fare sacrifici più pesanti che, comunque, non intaccheranno la sua dignità. Per la televisione una golosa occasione per entrare, ad arte, nella sua vita privata.
Una giovane giornalista raccoglie, all’ insaputa  di Nicola che è convinto di parlare a telecamere spente, una dichiarazione intima, privata. Quando queste parole vanno in onda, condite di sentimentalismi ipocriti e opportunistici, Nicola prova un’insieme di sentimenti: vergogna per la consapevolezza che milioni di persone sono entrate nel suo privato; senso di vuoto per il furto subito che gli ha tolto l’unico valore che conservava gelosamente: i suoi ricordi, i suoi sentimenti più nascosti, la sua filosofia di vita.
L’unico desiderio per Nicola è quello di  farla finita: se ti tolgono  i soldi si può anche continuare a vivere dignitosamente; se ti tolgono l’anima non ha più alcun senso.
A fermare l’estremo gesto dell’anziano un ricordo: il ricordo di una promessa fatta alla moglie malata, Giovanna che rivede nel suo letto di malattia : un viaggio di nozze mai fatto a Parigi.
Decide di mantenere la promessa e, rimandando i suoi tristi propositi, prepara la di partenza per la Francia.
Prima di  andarsene vende tutto, rinnova il suo abbigliamento e, soprattutto regala i suoi risparmi al nipote Carlo, accompagnando questo dono con un discorso che reputa importante per il futuro del giovane: Il viaggio che tutti dobbiamo fare in questo mondo è un viaggio di sola andata e tutti sappiamo qual è il capolinea. Su questo autobus che è la vita si può viaggiare in tanti modi: c’è chi vuole stare seduto, comodo e c’è chi il viaggio se lo fa in piedi. Io ho scelto sempre di stare seduto, comodo e oggi ti posso dire che ho sbagliato, perché questa comodità mi ha negato tante cose. Chi sta in piedi magari è schiacciato, in mezzo alla gente, sente l’odore del sudore degli altri, viene spinto, corre anche il rischio che qualcuno gli rubi il portafoglio, però sta in alto e, a testa alta, si trova in una posizione dominante e può guardare fuori la realtà in continuo movimento, condividendo tutto quello che lo circonda. Chi sta seduto è comodo, ma é solo. Insomma, non è detto che scegliere le cose più facili e comode sia la scelta più giusta. Con questo ti voglio dire di non fare l’errore che ho fatto io; scegli di viaggiare in piedi con tutti i rischi che questo comporta. Lotta sempre per fare quello che vuoi perché certe scelte te le porti appresso per tutta la vita e, arrivato vicino al capolinea, ti accorgi che è troppo tardi e non puoi più tornare indietro.
Il resto della vicenda è concentrato sul concetto che la vita è un bene troppo prezioso per perderlo, che la vita può cambiare solo se si sa rinunciare alle abitudini e alle certezze e se si  ha la volontà di cambiare, accettando le novità.
Il viaggio “solo andata” in Francia cambia l’esistenza di Nicola: nell’arco di pochi giorni entra in contatto con un mondo diverso, rappresentato da Marianne, anziana vedova, brillante, elegante e piena di energia, forse troppa, incontrata per caso in albergo e  Antoine, ex marinaio bretone che lo porta in viaggio alla scoperta della Bretagna.  Crede di aver trovato un amico, ma, da questo viene derubato, trovandosi, improvvisamente, solo in una terra sconosciuta.
Questa  ulteriore delusione lo spinge ad accelerare la soluzione estrema scelta prima della partenza per Parigi, ma ad aspettarlo c’è Marianne: un’altra, diversa, solitudine che, unita alla sua, potrà rappresentare, non solo una compagnia per il resto della vita, ma nuovo vigore, nuove energie.
Marianne, sulla terrazza di Tour Montparnasse, riesce ad evitare l’insano gesto di Nicola e lo costringe ad assumersi nuove responsabilità portandolo con se’ a Colmar, in Alsazia, dove ha sempre vissuto e dove ha lavorato una vita come direttrice del museo dedicato al creatore della statua della Libertà.
E’ in quel luogo magico che comincia la seconda vita di Nicola: una vita fatta di lunghe passeggiate, di pranzi gustosi, di partite a carte e di silenzi eloquenti.
ROSARIO MARIA MONTESANTI

(Foto: Martha Elisabeth Montesanti)
Regista, sceneggiatore, autore televisivo
Romano di nascita, dopo esperienze teatrali come autore, regista e interprete e attore di doppiaggio, nel 1974, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia  come direttore della fotografia e regista.
Collabora con varie produzioni di spot pubblicitari e, come autore e regista, realizza per Rai 2 e Rai 3  vari programmi fra cui SERENO VARIABILE, CERCANDO CERCANDO, LIMOUSINE; LA GRANDE STORIA IN PRIMA SERATA, IL MIO ‘900, NATI SENZA CAMICIA; IO LO CONOSCEVO BENE…
Realizza un film lungometraggio, opera prima, dal titolo: OLTRE LA NOTTE, in onda su RAI 1, RAI 2 e RAI 3. Ha collaborato come documentarista con l’ISTITUTO
GEOGRAFICO DE  AGOSTINI realizzando collane come CITTA’ DEL MONDO, BELLEZZE DEL MONDO, MERAVIGLIE DELL’ARCHEOLOGIA; con l’ISTITUTO LUCE, con il Gruppo LA REPUBBLICA - L’ESPRESSO realizzando le collane:I SEGRETI DI ROMA di Corrado Augias; ITALIANI di Corrado Augias e Lucio Vilari, I SEGRETI  DELLA MUSICA di Corrado Augias.



Anteprima mondiale de LA PRESA DI POTERE DI COSIMO DE' MEDICI di Suso Cecchi d'Amico e Silvia d'Amico Bendicò 
(Viterbo, 2 e 4 ottobre)
by Concita Occhipinti 
CARPET Associazione Culturale in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema Sartoria Tirelli, presentano
LA PRESA DEL POTERE DI COSIMO DE MEDICI
tratto dalla sceneggiatura originale di
Suso Cecchi d'Amico e Silvia d'Amico Bendicò
adattamento di
Lorenzo d'Amico De Carvalho e Marco Messeri
regia
Lorenzo d'Amico De Carvalho
Venerdì 2 ottobre – ore 21
Domenica 4 ottobre 2015 – ore 17,30
Festival Quartieri dell’Arte
Palazzo dei Papi – Viterbo
Prezzo: 7 Euro
Prenotazioni: 328 2765026 - ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com
con l’amichevole partecipazione di Marco Messeri nel ruolo di Giovan Francesco Zeffi
con (in ordine alfabetico)
Alessio di Clemente - Francesco Guicciardini
Carlo Fineschi - Cardinale Cybo / Capitano Altoviti
Beniamino Marcone - Comandante Alessandro Vitelli
Riccardo Sinibaldi - Niccolao Bracciolini
Stefano Viali - Filippo Strozzi
e
Mily Cultrera di Montesano - Bianca
Ermes Frattini - Campana
Maria Chiara Giannetta - Lorenzino / Dama di corte
Marta Jacquier - Margherita d’Austria
Alessandro Minati - Gerolamo Degli Albizi
Leonardo Pazzagli - Cosimo de’ Medici
Federica Sabatini - Giulia
Antonio Spagnuolo - Unghero / Piero Strozzi
Pierpaolo Spollon - Giomo /Priore Salviati
Francesca Ziggiotti  - Maria Salviati
Eugenio di Fraia  - Prima Guardia
Gabriele Stella - Seconda Guardia
voci Stefano Thermes
Costumi Sartoria Tirelli
per gentile concessione del Presidente Dino Trappetti a cura delle allieve del corso di Costume
Viviana Crosato
Fiordiligi Focardi
Margherita Leone
Eloisa Libutti
con la supervisione di Maurizio Millenotti
oggetti di scena e arredamenti gentilmente forniti da E. Rancati, calzature Pompei.
Firenze, 6 gennaio 1537. L'uccisione del Duca Alessandro de' Medici per mano del suo cugino Lorenzo mette in moto una serie di intrighi e congiure all'ombra del David, dalle quali uscirà alla fine un unico vincitore: l'allora diciassettenne Cosimo de' Medici, destinato a diventare il più grande Signore della storia fiorentina e toscana.
Questi in breve i contenuti della sceneggiatura scritta nel 1980 da Suso Cecchi d'Amico e Silvia d'Amico Bendicò, per un film da girarsi interamente a Firenze ma purtroppo mai realizzato a causa di un insieme di fattori umani e burocratici. Questa la storia che porta ora Lorenzo d'Amico De Carvalho, regista teatrale, documentarista e nipote delle due autrici, a realizzarne la messa in scena in prima mondiale assoluta al Palazzo dei Papi di Viterbo, nell’ambito del festival Quartieri dell’Arte, in due rappresentazioni, il 2 e 4 ottobre p.v.
Non nuovo a tali esperimenti scenici (nell’ambito dello stesso festival, d’Amico De Carvalho realizzò nel 2008 un’altra sceneggiatura inedita, Partita Spagnola di Alessandro Baricco e Lucia Moisio, incentrata sulla figura storica di Nicola Broschi in arte Farinelli), per procedere all'adattamento di questo testo, il regista si è avvalso della prestigiosa collaborazione di Silvia d'Amico Bendicò e di Marco Messeri, protagonista anche sulla scena insieme ad Alessio Di Clemente, Beniamino Marcone, Carlo Fineschi, Stefano Viali e Riccardo Sinibaldi. Al fianco di questi professionisti si cimenteranno poi, all’interno della performance,  dodici  allievi del corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, componendo un cast di equilibrata miscela artistica.
L'allestimento, realizzato in forma site-specific per la Sala interratta sotto la celebre Sala del Conclave, si arricchirà infine dei costumi della celebre Sartoria Tirelli (per gentile concessione del direttore Dino Trappetti), che saranno curati dai  praticanti del  corso di costume del CSC sotto la supervisione di Maurizio Millenotti.
Un fortunato incontro fra testo, recitazione, cura del costume e suggestione del luogo che dimostra ancora una volta – dopo la fortunata recente performance medicea Lettera a Messer Francesco Degli Albizzi della compagnia Biancofango - la qualità della scelta nel cartellone della diciannovesima edizione dei Quartieri dell’Arte.
Prossimi appuntamenti QUARTIERI DELL’ARTE:
6 ottobre h 21,00 – Mat (Via del Ganfione 16-18, Viterbo)
SERATA “INSULTI AL PUBBLICO” di Peter Handke. Accademia degli Artefatti
7-10 ottobre – Mat
PROGETTO HANDKE (solo su prenotazione)
9 e 10 ottobre h 21,00 e 11 ottobre h 17,00 – Mat (Via del Ganfione 16-18, Viterbo)
INCENDI di Wajdi Mouawad. Con Giulia Fiume, David Marzi, Barbara Ciacci, Eleonora Belcamino, Fabrizio Colica, Federica Gumina, Martina Querini, Nick Russo, Filippo Tirabassi e Massimiliano Vado. Regia di Massimiliano Vado
10 ottobre h 23,00, 11 ottobre h 21,00 – Cosmonauta (Via dei Giardini 11)
VENTO E BUFERA di Michele Di Vito. Un omaggio a Pier Vittorio Tondelli. Con Eleonora Belcamino, Fabrizio Colica, Federica Gumina, Martina Querini, Nick Russo, Filippo Tirabassi, Gloria Radunescu. Costumi Laura Di Marco. Video Ludovico Di Martino. Aiuto regia Barbara Ciacci. Regia di Massimiliano Vado. PRIMA MONDIALE
15 ottobre h 21,00 – Palazzo dei Papi
BACKSTAGE. Direzione artistica Maestro Yuen Siu Fai. Produttore esecutivo Barbara Tang. Drammaturgia e regia di Musette Tsang. Una produzione della Spring Glory Cantonese Opera Workshop (Opera cantonese di Hong Kong) PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA
17 ottobre h 21,00 – Mat (Via del Ganfione 16-18, Viterbo)
FAUSTIN AND OUT di Elfriede Jelinek. Traduzione Elisa Balboni e Marcello Soffritti. Con Angela Malfitano, Francesca Mazza, Sandra Soncini. E con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri. E la partecipazione di Marta Dalla Via. Regia di Fabrizio Arcuri
18-21 ottobre – Mat (Via del Ganfione 16-18, Viterbo)
PROGETTO JELINEK (solo su prenotazione)
18 e 19 ottobre h 21,00 – Ex Cinema Corso
CALL ME GOD di Gian Maria Cervo, Marius von Mayenburg, Albert Ostermaier, Rafael Spregelburd. Regia di Alessandro Machia.
PRIMO STUDIO IN LINGUA ITALIANA
21 ottobre h 16,00- Angolo Via Roma/ Piazza del Plebiscito (Spettacolo itinerante)
LA FENICE E LA TORTORA di Joele Anastasi, Alberto Bassetti, Gian Maria Cervo, Flaminia Gressi, Stefano Pastore. Regia di Franco Eco.
PRIMA MONDIALE
22 ottobre h 21,00 – Mat (Via del Ganfione 16-18, Viterbo)
CAPTAIN AMAZING di Alistair McDowall. Traduzione di Marco Casazza. Con Nicola Nocella. Regia di Monica Nappo Kelly. PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA
24 ottobre h 19,00 – Loggia di San Tommaso
EGIDIO/GAMBARA di Flaminia Gressi e CASE/MAPPE di Valerio Magrelli. PRIMA MONDIALE
27 ottobre h 21,00 – Mat (Via del Ganfione 16-18, Viterbo)
MEDEA un progetto di Øystein Stene e Maria Sand. In collaborazione con la KHIO di Oslo. Con Silvia Gallerano (attrice premio Fringe Festival Edimburgo per lo spettacolo “La merda”, di Christian Ceresoli). Mise en espace a cura di Sandro Mabellini. ANTEPRIMA MONDIALE






TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO: la stagione di Danza apre con CONVIVIO della Compagnia Ritmi Sotterranei (1-2-3 ottobre)
by Concita Occhipinti
PARIOLI IN DANZA
Al Teatro Parioli Peppino De Filippo un nuovo palcoscenico per una danza dalle mille sfaccettature.
Firmato da Aurelio Gatti, il cartellone prevede quattro appuntamenti il cui debutto è segnato il primo ottobre con “Convivio” della Compagnia RITMI SOTTERRANEI
Sensibile alle nuove e numerose istanze di un pubblico che è mutato, sempre più attento e incuriosito dalla originalità delle proposte sia per quanto riguarda i linguaggi della scena sia per i contenuti ed i temi affrontati, il Teatro Parioli Peppino De Filippo si affida, per questa nuova stagione, ad una progettualità in cui il teatro ritorna ad essere un "affaccio privilegiato" sull'uomo e le sue storie, il luogo in cui ancora ci si può incontrare e riconoscersi.
Per tale motivo il suo direttore artistico Luigi De Filippo ha scelto la Danza per aprire la sua programmazione di eventi collaterali, affidandosi al regista e coreografo Aurelio Gatti per inaugurare un cartellone di quattro appuntamenti orientati alla diversificazione di generi e linguaggi.
Sono “storie di danza per tante danze”, quelle della rassegna Parioli in danza: si passa dal teatro danza all’hip hop, dal floorwork al neoclassico, dal contemporaneo alla break-dance, non più generi distanti e contrapposti, ma linguaggio distintivo e unificante di un unico discorso. Roma ha un impeto di diversificare la sua offerta – afferma il curatore Gatti - e alcune volte ci si dimentica, in questo “novismo” imbarazzante, dei pezzi fondamentali della sua costruzione: la danza è uno di questi. Il fatto che il Parioli non abbia una storia dedicata a questa arte ma metta a disposizione un palcoscenico ad u pubblico di non addetti ai lavori consente di restituire alla danza un grado di solvibilità per una fascia ben più ampia rispetto ai consueti amanti di Tersicore. Il fatto, inoltre, che siano tutte produzioni originali e connotate da una sorta di linguaggio multidisciplinare è forse la caratteristica più innovativa.
Dotati di una grande forza nella costruzione dell’immagine e della coreutica, gli spettacoli ambiscono a rappresentare non solo originali esemplari da proteggere ma veri e propri oggetti di condivisione sociale. Parioli in danza esordirà a partire dal primo ottobre, per tre giorni, con Convivio, uno spettacolo innovativo e dalla originale capacità di dare ad un tema, quale puo’ essere il cibo, un carattere universale. Protagonista è la compagnia Ritmi Sotterranei, attiva da sei anni su territorio internazionale (e da due anni prodotta da MDA, Mimo Danza Alternativa) della quale fa parte la coreografa Alessia Gatta che, in coppia con il drammaturgo Marco Angelilli, ha inteso costruire una performance ispirandosi inizialmente al celebre “Convivio” dantesco per poi approdare ad una ritualità collettiva giocata sull’attualità con argomenti quali la fame, la distanza e la migrazione, il tutto mostrato da una sintesi visiva sulla base di generi di danza diversificati.
Convivio mette in scena una sorta di gioco sociale in cui sei corpi (nell’organico anche artisti belgi e francesi), sei voci, sei sguardi sul mondo si incontrano in un unico spazio diviso in sei ambienti. Si inizia dall'alto per scendere in profondità. I sei convitati entrano nella casa dal terrazzo, come farebbero Batman o Spiderman, poi visitano il secondo piano e quindi il primo. Dalla vertigine del vuoto passano ai luoghi della meditazione; dalla camera del digiuno a quella del nutrimento, dalle stanze del conflitto e della dispersione a quelle dell'incontro e della conoscenza. Il tessuto coreografico si compone attraverso un gioco combinatorio di tecniche differenti: la concretezza dell'hip-hop, dell'house e del breaking si fonde con la musicalità il linguaggio, la parola del corpo con il movimento della voce. In una compresenza continua di ironia e di inquietudine, Convivio indaga le contraddizioni intime e universali della contemporaneità ed esplora il confine tra il desiderio di "cum vivere" e l'ossessione per tutti i rumori degli altri che arrivano al nostro orecchio.
Un congeniale invito ad assaporare tutti i gusti della condivisione di cibo, abitudini, vizi, pensieri…
1 – 2 – 3 Ottobre 2015
[RITMI SOTTERRANEI] contemporary dance company
MDA PRODUZIONI
CONVIVIO
Prove, tentativi e sforzi di convivenza
regia/coreografia  Alessia Gatta
drammaturgia  Marco Angelilli, Alessia Gatta
musiche  autori vari
con  Gioele Coccia, Eleonora Colasanti, Andràs Déri, Gioia Giglio, Pierre-Etienne Morille, Viola Pantano
PARIOLI IN DANZA
Prezzi spettacoli:
intero: € 20,00
ridotto: € 13,00 - 10€ per Convivio e Argonauti
sconto speciale scuole di danza: € 5,00 - 10€ per Convivio e Argonauti
carnet a 4 spettacoli: € 60,00
I biglietti ridotti non si applicano al botteghino ma contattando l’ufficio promozione ai seguenti recapiti:
Emilia Campanile 06.96045680 – promo@teatropariolipeppinodefilppo.it
DanieleBiagiotti 
06.96045644 promozione@teatropariolipeppinodefilippo.it
Teatro Parioli Peppino De Filippo Via Giosuè Borsi, 20 - 00197 Roma



Cinzia Leone in Disorient Express (Teatro Golden, Roma 29 settembre)

by Concita Occhipinti

Prima Rappresentazione di CINZIA LEONE in DISORIENT EXPRESS
Martedì 29 settembre 2015 - ore 21  al TEATRO GOLDEN Via Taranto 36 Roma.
Una produzione
Da un’idea di Cinzia Leone  con Fabio Mureddu
Regia: Fabio Mureddu ed Emilia Ricasoli
Musiche: Marco Schiavoni
Scenografie: Adriano Betti
Costumi: Francesca Mescolini
Consulenza artistica: Giuliano Perrone
Un ringraziamento speciale a Gianluca Giugliarelli
Si ringraziano per la preziosa collaborazione:
Daniele Falleri, Mauro Fratini, Pietro Sparacino, Sara Vannelli
Uno spettacolo che racconta la confusione generata da una forma di democrazia virtual-virale alla quale eravamo impreparati: milioni di persone che improvvisamente, grazie alle infinite opportunità di espressione offerte dalla tecnologia e dalla virtualità, parlano, esprimono opinioni e aggiungono informazioni. Siamo disorientati da un vento di contraddizioni che ci spettina tutti i pensieri.. Questo è il perno del racconto plasmato dall’intelligente e diretta ironia di una predicatrice, previsionista e affabulatrice comica che si immedesima – tra battute, gag e copioni tratti dalla nostra vita quotidiana – nella mente confusa di ognuno di noi.
Si intitola DISORIENT EXPRESS, l’ultimo lavoro di Cinzia Leone scritto a 4 mani con Fabio Mureddu e prodotto da Cristian Di Nardo in scena a Roma al Teatro Golden dal 29 settembre al 25 ottobre.
“Non è la storia di un treno che non sa dove andare – preannuncia l’attrice che dichiara essersi ispirata dai milioni di input che la giungla tecnologica ci offre – “è una fotografia di gruppo in cui ci siamo tutti e tutti abbiamo un’espressione visibilmente disorientata.
Siamo disorientati, sì. Ci aggiriamo nel mondo con l’espressione di nonna nella foto di Natale, scattata dopo che l’hanno rimbambita cercando di farle ricordare i nomi di tutti e trentasei i nipoti.
E come può non essere disorientata un’umanità travolta ogni minuto da un cambiamento?
Come possiamo essere sicuri di noi stessi e della realtà che ci circonda se ad ogni notizia sentita in televisione possiamo trovare contemporaneamente la smentita su Internet?
Come possiamo accontentarci anche solo di un lavoro qualunque, in un momento in cui, qualunque sia il lavoro non ti pagano e il massimo che puoi farci è mettertelo nel … curriculum? 
Come possiamo rilassarci con lo zapping, se, anche potendo scegliere tra centinai di canali, troviamo ovunque la stessa cosa: gente che canta o che cucina?”
Per raccontare tutto questo in una sola rappresentazione, che la vede interagire sul palco insieme allo stesso Mureddu e ad una serie di proiezioni, Cinzia affronta i contenuti provando ad aggiornarli in tempo reale, esattamente come avviene nei programmi in diretta, come se ci fosse una redazione costantemente connessa al mondo esterno in tutte le sue inaspettate varianti.
“Credetemi sulla parola, la realtà vista così è destabilizzante e comica allo stesso tempo perché i cambiamenti e le contraddizioni continue la rendono invisibile. E’ per questo che siamo disorientati, proprio come treni che viaggiano senza un binario e che non sanno dove andare…”





Teatro Parioli Peppino De Filippo: le nuove rassegne ed eventi della stagione 2015-2016
by Concita Occhipinti
TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO
Da ottobre un cartellone di nuove iniziative culturali per promuovere le idee giovani e di qualità.
Quest’anno non solo di prosa sarà la stagione del Teatro Parioli Peppino De Filippo. Un ricco calendario di eventi collaterali alla oramai collaudatissima programmazione curata dal Maestro Luigi De Filippo aprirà le porte agli appassionati di una cultura trasversale, innovativa e di assoluta qualità. Il Teatro di via Borsi, prima impresa privata romana (così nella graduatoria 2015 stilata dal MIBACT), aprirà le sue porte, dal primo ottobre, ad un repertorio diversificato che soddisferà gli interessi di un pubblico multigenerazionale.
Si partirà dalla Danza, con una stagione – Parioli in Danza – che comprende quattro diversi appuntamenti curati da Aurelio Gatti e che, nel corso dell’anno, includerà i seguenti titoli: Convivio (1-2-3 ottobre, produzione Ritmi Sotterranei Contemporary Dance Company e MDA, coreografia  Alessia Gatta; regia e drammaturgia Marco Angelilli e Alessia Gatta); ARGONAUTI - Giasone e Medea (9 – 10 Novembre, produzione MDA, drammaturgia  Donadoni , Maccagnano, Gatti, regia e coreografia Aurelio Gatti); Fantasia 2.0 (14 – 15 Dicembre, produzione Mvula Sungani Physical Dance guest Emanuela Bianchini, regia e coreografie Mvula Sungani) e Ballades (3 – 4 Marzo, produzione Compagnia Fabula Saltica, coreografie Claudio Ronda).
Versatilità di repertorio e creatività di idee innovative che non mirano alla memoria di una tradizione pregressa ma alla reinvenzione, sul linguaggio del palcoscenico, di testi, scene, spazi, gesti e prossemiche sarà la rassegna teatrale curata da Giulio Baffi (ed organizzata da Geppi Liguoro) denominata simbolicamente Primo Sale, in programma dal 6 al 24 ottobre. Si tratta di un’idea poetica e “gastronomica” che parte da un condimento leggero per creare un’ottima pietanza ricca di ingredienti di eccellente sapore: la selezione di giovani compagnie da ogni parte d’Italia motivate a inventare un nuovo teatro – non difficile e di rottura – ma protese a comunicare poetiche originali, inconsuete architetture e linguaggi a volte provocatori, a volte consolanti, indirizzate ad un pubblico attento e curioso, aperto a degustare la novità. Nel serrato calendario (uno spettacolo ogni 2 giorni circa) ce n’è infatti per tutti i gusti, dall’opera rock alla commedia napoletana, dal dramma psicologico alla riduzione letteraria di romanzi di cappa e spada. Questi i titoli selezionati: L’anima buona di Lucignolo di Claudio B. Lauri  (6-7 ottobre, regia Luca Saccoia, con Enzo Attanasio, Luca Saccoia, Mario Zinno); Wrong Play, My Lord! da Amleto di William Shakespeare (9-10 ottobre, regia Ludovica Rambelli, con Arturo Muselli, Alessio Sica, Margherita Romeo); Patres (13-14 ottobre, regia e drammaturgia Saverio Tavano, con Dario Natale, Gianluca Vetromilo); La Monaca di Monza di Giovanni Testori  (16-17 ottobre, regia e interpretazione Yvonne Capece e Walter Cerrotta); Il Contratto di Eduardo De Filippo (20-21 ottobre, regia Pino Carbone, con Claudio Di Palma, Anna Carla Broegg, Andrea de Goyzueta, Giovanni Del Monte, Francesca De Nicolais, Carmine Paternoster, Fabio Rossi); e Il Duello di Matilde D’Accardi  (23-24 ottobre, regia Alessandro Marmorini, con Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla).
Le pareti del Teatro Parioli Peppino De Filippo saranno inoltre costellate da mostre che proporranno nuove proposte nell’ambito della fotografia e delle arti visive. In programma per primo, dall’8 ottobre al 10 novembre, l’intrigante progetto di Cristiano Maggi Skin&Food: immagini fotografiche che avvicinano in un gioco di intrecci alcuni prodotti alimentari, tipici della nostra cucina mediterranea, alla pelle femminile con gusto ed elegante sensualità, avulsi da volgarità o da erotismo.
Spazio alla Musica con tre appuntamenti legati alla nuova significativa collaborazione del Teatro Parioli Peppino De Filippo con Telethon e che vedranno la prestigiosa Banda musicale della Marina Militare esibirsi in tre significativi appuntamenti (Concerto di Natale, 22 dicembre), Carnevale (Bal En Tête, 8 febbraio) (Primavera in Musica, 8 marzo) – integrati anche da una specifica programmazione concertistica didattica per bambini.
La Storia si insinuerà con la nuova edizione di Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia. Colpevoli o innocenti?, il format di successo a cura  di Elisa Greco che abbraccia insieme magistrati, avvocati, personaggi della società civile dando vita ad un dibattimento processuale intorno ad un personaggio storico e facendo decretare il verdetto al pubblico in sala. Gli incontri si terranno il 27  gennaio, 2 marzo e 13 aprile.
Le scuole, infine, troveranno un congeniale cartellone per i ragazzi di fascia media e liceale: titoli come Cyrano de Bergerac, Sogno di una notte di mezza estate, La gabbianella e il gatto, Aspettando Godot, Il diario di Anna Frank, La mandragola e Il berretto a sonagli sapranno infatti soddisfare ed integrare a 360 gradi il programma scolastico dei rispettivi docenti.
Questa fucina di novità si va naturalmente ad integrare alla stagione di prosa tradizionale (la cui programmazione, precedentemente anticipata, è visionabile al sito web del teatro): non una provocazione, all’interno di una storica struttura che da anni persegue la migliore tradizione teatrale, ma un’operazione di apertura a nuove fasce di pubblico per incuriosire, dialogare e far ricordare a tutti che – proprio come sosteneva l’inimitabile Peppino De Filippo a cui lo spazio è dedicato, “il teatro è vita che si rinnova ogni giorno, proprio come il cuore dell’artista”.




A Vallerano la Festa della castagna 2015 (10 ottobre-1 novembre)
by Concita Occhipinti
Dal 10 ottobre all’1 novembre 2015. Ogni fine settimana
La Castagna protagonista assoluta, nelle sue molteplici versioni, di una grande festa lunga 4 fine settimana nel cuore della Tuscia.
Si appresta ad iniziare a Vallerano, luogo per eccellenza del prelibato frutto, un percorso gastronomico, turistico e culturale mirato a vivacizzare ed approfondire la conoscenza di questo prodotto della Natura dotato di una particolare lucentezza ed insignito dalla Comunità Europea del marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP), primo ed unico ancora in Italia, il 7 aprile 2009.
Non una sagra ma una vera e propria festa che giunge alla sua quattordicesima edizione e che quest’anno vede raddoppiare le iniziative nell’intento di celebrare il prodotto tipico del paese in maniera più fastosa e gioiosa.
Da mesi in movimento, l’associazione organizzatrice “Amici della Castagna  di Vallerano”, guidata dal neopresidente Giovanni Narduzzi, che ha raccolto l’eredità dell’ex presidente, Pietro Creta, organizzerà una vera e propria kermesse del gusto che, a partire da sabato 10 ottobre, vivacizzerà tutti i fine settimana del mese e vedrà la conclusione nella giornata di Ognissanti. La festa, quest’anno, avrà un’impronta squisitamente medievale con una serie di iniziative arricchite dall’esposizione di stendardi, dipinti a mano, riproducenti stemmi e sigilli notarili di alcune famiglie del luogo e dall’esposizione alle finestre del torrione occidentale di stendardi con lo stemma del Comune.
Ogni domenica si esibiranno gruppi di sbandieratori ed il 1° novembre un  gruppo di falconieri con rapaci, che forniranno dimostrazioni di volo. Le visite guidate in vicoli, vie, piazze, chiese (scrigni sontuosi di fede e di arte), tra i palazzi del centro storico conferiranno una molteplice suggestione aggiunta all’atmosfera medievale. Tra le innumerevoli attrazioni della festa (spettacoli musicali e folkloristici, visite organizzate allo stabilimento di lavorazione delle castagne  di Mastrogregori A. & C. e appuntamenti culturali di vario tipo, tra cui anche un convegno sulla castanicoltura), la gastronomia rivestirà un ruolo di rilevanza primaria. Le antiche e caratteristiche cantine di Vallerano, in pietra di tufo, comporranno per i visitatori menu con specialità locali irresistibili di tradizione antichissima: echi di quella tradizione dei Valleranesi nella lavorazione delle castagne che riflettono un passato in cui il pregiato frutto dell’autunno rappresentava un sostentamento alimentare  indispensabile.
La cucina tipica contemplerà numerose e gustosissime ricette a base di castagne, creando primi, secondi piatti e dolci, con questi frutti ricchi di vitamine preziose e sali minerali indispensabili all’organismo, perfetti tenitori della cottura e facilmente digeribili.
Eloquente e piacevole, al riguardo, la pubblicazione che anche quest’anno verrà distribuita  ai visitatori, comprensiva, oltre a curiosità e notizie sulla storia del paese, di un amplio ricettario ad hoc.
Ossigenandosi di aria pura di collina, a 400 metri sul livello del mare, i visitatori verranno accolti da attrazioni di vario genere, e potranno prenotare speciali tour gastro-turistici a tema, immersi in spazi culturali e in fragranze antiche e contemporanee: tra queste, quella inconfondibile, invitante, e anch’essa fiabesca, delle caldarroste, che saranno distribuite a tutti in piazza.
Sito ufficiale:
www.castagnavallerano.it
Pagina FB:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100007181745600&fref=ts
Canale youtube;
https://www.youtube.com/watch?v=8kFFl6HJOIE
Infoline: +39 334 3060091 - gio_nar@libero.it
CASTAGNA TOUR, pacchetto comprensivo  di visite guidate al Paese e castanifici, pranzo in cantina (menu a base di un antipasto, due primi di cui una zuppa, un secondo, contorno, caldarroste, dolci, digestivi e un cartoccio di caldarroste): € 25 (con gadget artigianale realizzato dall’Associazione: € 30)
INFO SU VALLERANO
Adagiato sulle falde orientali del Monte Cimino, tranquillo e buon titano, Vallerano fu abitato fin dall’età del bronzo, dai Falisci, dagli Etruschi e ancora dai Romani; di certo il “castrum” vero e proprio esisteva già prima dell’anno 1000. Da sempre appartenente alla Chiesa di Roma, ne segue le vicende storiche passando da una signoria ad un’altra a seconda dei venti che spiravano: dalla potente famiglia dei prefetti Di Vico, passa agli Orsini nel 1278, ma nel 1280 i Viterbesi rompendo un antico patto di pace di un secolo prima, muovono alla volta di Vallerano guidati da Pietro della Valle. Bertoldo Orsini e le milizie di Todi sue alleate riescono a difendere il paese e a mettere in fuga i Viterbesi, ma due anni dopo Vallerano deve scontare il clamoroso successo. È il 1282 e i Viterbesi alleatisi con Pietro di Vico riescono ad occupare il castello, saccheggiano i tesori degli Orsini, abbattono e distruggono le case e le mura del palazzo baronale. Tornato agli Orsini grazie all’intervento del Papa, nel 1351 sarà nelle mani di Giovanni di Vico e della sua famiglia fino a quando il papa Eugenio IV darà ordine al capitano di ventura Nicolò Fortebraccio di espugnare i castelli dei Prefetti. Ma Vallerano oppone resistenza, e il pontefice irato ordina a Viterbo la distruzione dalle fondamenta. È il 25 ottobre 1432. Il paese ricostruito viene incorporato nei beni della Camera Apostolica, che lo vende poi all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, per poi tornarne in possesso fino al 1536 quando viene dato alla famiglia Farnese. Sotto lo stemma del giglio il paese conosce il massimo splendore economico e culturale e vi rimarrà fino al 1649 anno in cui viene recuperato dalla Camera Apostolica, per entrare infine a far parte nel 1870 del Regno d’Italia, seguendone le sorti.



Daniela Poggi in L’Amore Impaziente
by Concita Occhipinti
Testo di Valeria Moretti
Regia di Silvio Peroni
FESTIVAL DELL’ECCELLENZA AL FEMMINILE
Via Ponte Calvi 6/1 16124 – Genova
Biglietto intero € 15, ridotto € 10 www.eccellenzalfemminile.it
Il percorso mistico che conduce all’Amato non conosce né tregua né riposo, è un amore impaziente, smisurato, esclusivo, ostinato che si dà senza risparmio. Completamente aperto, visceralmente teso verso l’infinito. E’ una precipitazione. Una folgorazione. Un amore che varca la misura. Un amore che ha bisogno di “dirsi”, di dichiararsi.
Nel monologo L’AMORE IMPAZIENTE, scritto da Valeria Moretti, interpretato da Daniela Poggi e diretto da Silvio Peroni, si dispiega sotto gli occhi dello spettatore, attraverso il personaggio femminile, un universo a sé, coinvolgente e impervio, fragile e duro, ossessivo e malinconico, in un testo che rispecchia la misericordia e che rientra a pieno titolo nei principi su cui Papa Francesco ha inteso celebrare il Giubileo 2015.
Ci sono un corpo vuoto e un corpo pieno: il primo rifiuta il cibo e sceglie la macerazione; il secondo aspira all’unione totale, alla congiunzione, all’Amore che illumina. Un’immagine, un testo ed una performance impregnata di profondo studio ed emotività ed ispirata ad una  ricca documentazione su monachesimo e santità femminile che approderà giovedì 15 settembre al Festival delle Eccellenze femminili di Genova.
In filigrana, durante lo spettacolo, l'eco di una soffitta speciale: quella descritta nei "Cahiers" da Simone Weil: uno spazio che custodisce una delle sue esperienze mistiche, luogo d’amore e di conoscenza, di finitezza e di tensione verso l’Assoluto, dove si esplorano gli abissi e le vette del cuore.
L’Amore impaziente è stato vincitore dei Teatri del Sacro nel 2009.




FOOD BLOGGER SOCIAL NIGHT (sabato 12 settembre, Roma)
by Concita Occhipinti 
Sabato 12 settembre vieni a Testaccio, fai la spesa serale nel mercato, vai nel tuo ristorante o locale preferito oppure scegline uno nuovo da provare, mangia, bevi, scatta e posta le tue foto sui tuoi account Facebook, Twitter o Instagram e diventa anche tu protagonista del più grande racconto social del cibo mai fatto prima.
E’ questo l’invito con il quale prende il via la prima edizione di Foodblogger Social Night,  evento innovativo ideato da Marco Panella, promosso da Artix con il supporto di Roma Capitale nell’ambito dell’Estate Romana 2015, in collaborazione con il CAR-Centro Agroalimentare Romano, il Dipartimento di Comunicazione dell’Università La Sapienza, il Co.Ri.De e la Siae.
Foodblogger Social Night è il primo evento pensato per far diventare l’Estate Romana protagonista assoluta sul palcoscenico mondiale dei social network con una performance dedicata alla narrazione per immagini del cibo e dei suoi riti.

Foodblogger Social Night con i linguaggi virali ed emozionali della foodphotography, del foodwriting e del foodblogging, trasforma un intero ambiente urbano in un contesto corale dove il pubblico è protagonista di una produzione creativa, culturale ed estetica per l’universo rete; un evento corale di cui chiunque potrà essere partecipe, semplicemente mettendo in rete le proprie immagini di cibo con il tag #foodbloggersocialnight.

Di questa esplosione creativa ed estetica, Testaccio – con il suo mercato, i suoi ristoranti ed i suoi locali – sarà il cuore vivo e vitale e, dalle 20.00 alle 24.00 del 12 settembre, diventerà un vero e proprio set a cielo animato dalla ricerca delle immagini del mangiare e bere da scattare e postare in tempo reale.

Dentro il mercato rionale di Testaccio - aperto in via straordinaria sino alle 24.00 - ci sarà la cabina di regia della serata, con grandi schermi sui quali seguire in diretta le immagini postate dal rione, accompagnati dalla live music di Luca Chiaraluce – polistrumentista in questa occasione al contrabbasso che insieme ai suoi compagni di viaggio Ginevra Rossi (voce), Olivier Berney (tromba), Mauro Andreoni (pianoforte), Fabrizio Andreozzi (batteria) proporrà al pubblico un menù musicale nel quale musica jazz, cibo e vino si fondono in una connessione armoniosa tra i vari elementi gusto-olfattivi di cibo e vino e le strutture di base di  brani jazz, latin e bossanova -  e dalla proiezione del documentario Roma. La cucina svelata.

Testimonial  d’eccezione della serata sarà Andy Luotto - attore, cuoco e food performer -  che, sul filo dell’ironia, realizzerà incursioni semiserie nel mercato, nelle strade e nei locali del rione, alla ricerca di storie, personaggi ed immagini del cibo da raccontare da par suo e condividere  in diretta via Periscope.

“Foodblogger Social Night mette in connessione l’intero sistema commerciale dell’accoglienza del rione e trasforma Testaccio in Testaccio Food Quarter - dichiara Marco Panella, ideatore di Foodblogger Social Night  - mutuando l’esempio di rinnovamento urbano realizzato con successo a Londra tra il 2005 ed il 2008  con protagonisti i mercati di Borough, Broadway e Exmouth, che dimostra come innovare ruolo, funzioni, estetica e modalità commerciali dei mercati rionali possa diventare il volano per una trasformazione urbana veloce, rispettosa della socialità, innovativa nel linguaggio, aperta alle dinamiche commerciali contemporanee e che riallinei gli orari dell’offerta commerciale con gli orari della vita delle persone. Foodblogger Social Night è un format innovativo, dal punto di vista dei contenuti, del linguaggio, dei luoghi e delle ambizioni. Per la prima volta a Roma, un mercato rionale diventa il centro di un dialogo con la città che lo circonda e, con la sua storica vocazione al cibo ed all’ospitalità,  rende questo dialogo un sistema – food quarter, appunto - e lo fa diventare un fatto culturale alimentato dalla creatività spontanea del racconto per immagini del cibo, uno dei driver per eccellenza dei più diffusi social network”. 
“La passione e l’interesse che milioni di persone al mondo manifestano nel pubblicare in rete immagini del cibo e della sua convivialità - dichiara ancora Marco Panella - è semplicemente la prosecuzione della esigenza sociale di condivisione – di cui il cibo, la sua preparazione e le sue tavole sono da sempre testimoni -  nella forma contemporanea della partecipazione che, piaccia o meno, è sempre più quella della partecipazione in rete sulle varie piattaforme dei social network. Testaccio è per Foodblogger Social Night l’inizio di un percorso che si annuncia lungo ed avvincente, visto che già oggi abbiamo richieste di replicare in altre città l’evento perché, come si intuisce già oggi e come sarà chiaro a tutti dopo il 12 settembre, il racconto del cibo non sarà più uguale a prima”.

“Oggi i mercati hanno bisogno di interventi che aiutino a rivitalizzare la loro funzione riportandoli al centro del tessuto economico e sociale della città – dice l’assessore a Roma Produttiva, rapporti con le associazioni dei consumatori e Città Metropolitana Marta  Leonori. Testaccio e il suo mercato sono dei  social network naturali, con una vocazione speciale all’incontro e alla sperimentazione e i nuovi linguaggi della comunicazione possono aiutarci a raccontare questo mondo, il cibo, i prodotti di eccellenza, e a farli conoscere anche alle generazioni più giovani”.

“Il Centro Agroalimentare Roma ribadisce l’importanza di una stretta e continua collaborazione con i mercati rionali che, ancora oggi, sono canale prioritario di distribuzione di prodotti agroalimentari di qualità che, soprattutto a Roma, raggiungono una capillarità tale da poter soddisfare i bisogni di una città così grande.  Anche per questo, abbiamo voluto creare il marchio “Cuor di Car”, che punta sia a migliorare i livelli qualitativi dell’offerta di frutta e verdura fresca degli oltre 140 mercati rionali romani, sia ad irrobustire i legami di convenienza e fidelizzazione di tutti i soggetti della filiera. Iniziative come Foodblogger Social Night che vanno nella direzione di rendere un’immagine contemporanea dei mercati rionali, sono la strada da percorrere per creare una sinergia preziosa tra la produzione virtuosa dell’agroalimentare qualità, la capillare filiera commerciale dei mercati rionali e l’innovazione della comunicazione con la quale questa si rivolge alla città” dichiara Massimo Pallottini, direttore generale del CAR.

Sull’innovazione del linguaggi si sofferma Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza, che sottolinea come “Il cibo solleciti la sensibilità dei moderni dal punto di vista culturale, percettivo e persino di costruzione di uno stile di vita personal (cibus symbol), consenta di descrivere e valorizzare un contesto in cui, nella struttura profonda del paese, si può già scorgere un processo di rinvigorimento dei livelli di fiducia nella comunità, nelle dimensioni del locale, nell'eccellenza e nella qualità delle filiere produttive e distributive.  Tutto questo fa intravvedere nel cibo una dimensione tutt’altro che banalmente materialistica: persino il Made in Italy cessa di essere, in quest’ottica, un puro esercizio di marketing e diventa bandiera identitaria e di condivisione di una comunità di destino. È per questo che la sua sinergia con i linguaggi della modernità comunicativa e con lo stile narrativo dei social network risulta più che naturale e in grado di restituire il perduto senso della comunità e dello stare insieme, dentro e fuori le maglie della Rete.”

L’importanza dei mercati rionali nel riequilibrio dell’economia cittadina, è invece ribadita da Franco Gioacchini, presidente del Coride, consorzio di servizi di cui aderiscono oltre 1.000 soci, molti dei quali operatori dei mercati rionali “Testaccio – dichiara Gioacchini – è uno degli esempi più riusciti di innovazione strutturale della rete mercatale romana. Un luogo al passo con i tempi e con le esigenze dei consumatori di trovare un’offerta ampia e di qualità in tutti i settori merceologici, un mercato che riesce ad attrarre clienti ben oltre la ristretta cerchia dei 10 minuti a piedi di distanza e che riceve visitatori da un ampio quadrante della città oltre che -  come accade con i mercati storici nelle più importanti città europee - turisti che vengono qui per vivere l’esperienza del comprare e del mangiare in un mercato di qualità.  Essere il cuore pulsante di Foodblogger Social Night, è per il mercato Testaccio il segno concreto della scelta irreversibile di continuare il suo percorso di qualità e di essere interlocutore commerciale per tutta la città di Roma”. 



L'Attore internazionale Marco Di Stefano: Un "Eremita"... in cerca di risposte!

by Concita Occhipinti 

Vi ricordate del Film "L'Eremita" di Al Festa? Beh... chi l'avrebbe pensato che un thriller come questo sarebbe stato girato interamente in Calabria? Il 29 giugno del 2012 fu presentato alla Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico  e furono presenti Marco Di Stefano, appunto il protagonista, in partecipazione la moglie Tanya Khabarova, (quest'ultima in scena proprio giorno 9 settembre a Pisa al Cinema Teatro Lux, con Karavan Ensemble  in "Somnambules" ) e l'intero cast scelto dal regista internazionale Festa.

Ebbene si! Ad  ispirare la storia, che vede come protagonista un eremita  dal ruolo fondamentale per l'umanità, sono stati l'Apocalisse di San Giovanni, il Codex Purpureus di Rossano (documento contenente i Vangeli dei santi Marco e Matteo) e le profezie dei Maya sull'anno 2012.

L'eremita, come tutte le storie escatologiche, predica su un'imminente fine del mondo e solo sette giusti potranno evitarla.

E qualora non l'abbiate visto vi consigliamo una visione  "attenta" per seguire l'uomo dal lungo mantello nero, con la capigliatura argentata che si aggira tra le strade del sud Italia sentenziando la fine del mondo e prodigando la parola di Dio a tutti coloro che lo incrociano!

Insomma... un film come l'Eremita e un attore come Marco Di Stefano devono nel modo più assoluto

ricevere l'attenzione del pubblico delle grandi sale...e per convincervi a "rispolverare" questo thriller vi copieremo di seguito link del trailer.


L'Eremita

Regia: Al Festa



Con: Marco Di Stefano, Tanya Khabarova, Maurizio Nicolosi, Diego Verdegiglio, Giusy Criscuolo, Francesca Tasini

Sceneggiatura: Laura Mondino
Produzione: Lupo film
Distribuzione: /
Anno: 2012
Durata: 116’
Due parole sul regista Al Festa
Al Festa (Roma, 8 novembre 1958) è un regista e compositore italiano.
Consegue gli studi classici e si diploma in musica e composizione.
Ha un'intensa attività di compositore, tastierista ed autore, realizzando colonne sonore per numerosi film ricevendo diversi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Colonna Sonora. Si specializza inoltre nella regia di videoclip musicali, realizzandone oltre 100.
Approda alla sua prima regia cinematografica con il lungometraggio rock musicale Gipsy Angel (girato nell'isola di Ibiza con Carrol Baker, Danja Gazzarra, Leo Daniel, Samantha Luck), di cui firma musiche e regia. Quindi realizza il thriller Fatal Frames - Fotogrammi mortali, sempre come regista ed autore della colonna sonora, con un cast che dopo Marco di Stefano comprende anche TANYA KHABAROVA, Donald Pleasence, Rossano Brazzi, David Warbeck, Alida Valli, Ugo Pagliai, Giorgio Albertazzi, Ciccio Ingrassia, Stefania Stella, Rick Gianasi, Angus Scrimm, Linnea Quigley e gli effetti speciali dei premi Oscar Steve Johnson, Joel Harlow, Bill Corso. Il film vince vari festival di settore tra cui il Premio Speciale Lucio Fulci al Fantafestival.
Firma regia e musiche del film Progetto Sapientia sul mondo del paranormale, girato in un antico convento dell'Inquisizione con la partecipazione di noti sensitivi e del medium Fulvio Rendhell.
La sua più recente regia e colonna sonora è del film L'eremita, una storia sul diavolo, la venuta dell Anticristo e la fine del mondo basata sul reale ritrovamento di uno dei più antichi Vangeli mai rinvenuti: il codice purpureo




Survival Dino II, grande attesa per il Reality Show
by Concita Occhipinti
Praia a Mare / Maratea
Lo show dell’Isola di Dino sta per tornare, Cassiano: “Tante le novità della seconda edizione”.
Il social reality Survival sull’Isola di Dino sta per tornare. A meno di un mese dall’inizio del social reality, che si svolgerà sull’isola più grande della Calabria dal 15 al 25 settembre, il patron e ideatore dello show, Matteo Cassiano, scopre qualcuna delle carte che interesseranno i partecipanti. Obiettivo degli organizzatori, è di superare di gran lunga le oltre 120mila visualizzazioni della prima edizione e raggiungere il mezzo milione di interazioni. “Tante le novità – ha annunciato Cassiano – e tanto l’entusiasmo. La selezione dei concorrenti quest’anno è più attenta, dal momento che le domande di partecipazione sono tantissime, ma soprattutto ho il desiderio di selezionare persone che
hanno delle attinenze particolari con il progetto di far vivere e vivere l’Isola di Dino con tante iniziative. Tra le altre la partecipazione di alcuni pescatori locali, ma non vi sveliamo perché”. La prova di sopravvivenza sarà più estrema rispetto allo scorso anno con più prove, a cominciare con lo sbarco sull’isola in pedalò per lo svolgimento della prima edizione dei Giochi dell’Isola di Dino. Ma anche più escursioni, più intensità, più interazioni. “Ci saranno delle rubriche – spiega Cassiano – ma in particolare ci saranno delle sezioni che dedicheremo a chi ci farà presente problemi che interessano il territorio, che noi proveremo in qualche modo a risolvere o, quantomeno a suggerire delle possibili soluzioni”. Non solo Isola di Dino, quest’anno spazio anche all’Isola di Santojanni di Maratea. Cassiano però non ha voluto raccontare troppo per lasciare spazio alla sorpresa. Per quanto riguarda i concorrenti, le selezioni sono in itinere, ma alcuni degli avventurieri scelti hanno già quello che serve per diventare protagonisti. “Alcuni dei concorrenti – conclude l’imprenditore praiese – contribuiranno a rendere la seconda edizione di Survival Isola di Dino social reality esplosiva e piccante. Uno spettacolo tutto da gustare!”. Non solo novità in questa seconda edizione. Non marcheranno, infatti le costanti che hanno decretato il boom dello scorso anno: fame e sete e, dunque, difficoltà nel reperire il cibo, spontaneità, stanchezza, ma anche la bellezza dell’esplorazione, la curiosità e la sorpresa dello scoprire un paesaggio indimenticabile, la meraviglia, la storia e la magnificenza di un’isola che può dare tanto e che ha tutto il potenziale per diventare regina del Golfo di Policastro.



Vasto Film Festival: Francesco Pannofino nel suo nuovo e primo progetto musicale, “Io vendo le emozioni”
La Redazione
IO VENDO LE EMOZIONI
Venerdì 21 agosto – Ore 23 FRANCESCO PANNOFINO, LINO RUFO & NOGOSPEL
Lino Rufo: chitarre e voce
Francesco Pannofino: chitarra e voce
Yuki Rufo: chitarre e voce
Jorma Gasperi: chitarre e voce
Giuseppe D'Ortona (Big Joe): batteria e voce
David Medina: basso elettrico 
Giardini napoletani di Palazzo d’Avalos Vasto (CH)
Ingresso: € 15
Sarà una band formata dai più coinvolgenti e preparati musicisti del settore, quella capitanata dal bluesman Lino Rufo, ad accompagnare il 21 agosto, nell'ambito del Vasto Film Fest, Francesco Pannofino nel suo nuovo e primo progetto musicale: Io vendo le emozioni.
Nei suggestivi giardini napoletani di Palazzo d'Avalos, dopo la proiezione di Patria - film di Felice Farina interpretato dallo stesso Pannofino in cui è presente il brano Sequestro di Stato - il gruppo darà vita ad uno spettacolo di assoluta qualità in cui la musica – proposta in ritmi e generi diversificati – sarà la colonna sonora sui generis di brani, scritti dallo stesso Pannofino, volti a comunicare passioni e sensazioni. Un perfetto esempio di Teatro/Canzone dove il racconto dello spettacolo fa il paio con la voglia di coinvolgere ed in cui, oltre al repertorio inedito di Pannofino, si darà vita a cover, rivisitate ad hoc, di autori come De Andrè ed un tributo scintillante ai Blues Brothers. Il tutto condito da un bagaglio di attore, con una vocalità unica e personale in perfetta sintonia con il suono degli strumenti che l’accompagnano.
Per quanti abbiano già apprezzato le sue doti di interprete, doppiatore ed anchorman graffiante tra cinema, teatro e televisione, la sorpresa è assicurata: Pannofino si farà cantattore e “contastorie” usando il palco come territorio dove esprimere in maniera eclettica le sue molteplici potenzialità.
Il Vasto Film Festival è una manifestazione organizzata dal Municipio della Città del Vasto in collaborazione con TeatriMolisani soc.coop. con il sostegno del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
Sito ufficiale: http://www.vastofilmfest.it/
FRANCESCO  PANNOFINO
Nato in Liguria da genitori pugliesi, durante l'adolescenza scopre il suo estro comico lavorando come animatore nelle feste e negli stessi anni inizia a calcare i palcoscenici teatrali insieme a piccole compagnie di attori non professionisti. A neanche vent'anni si trasferisce a Roma per frequentare l'università e per caso il 16 marzo 1978 si ritrova a passare
per via Mario Fani nel momento del sequestro di Aldo Moro, diventando suo malgrado uno dei testimoni oculari della strage. Si avvicina alla radio e al doppiaggio, prestando la sua voce agli eroi dei film d'azione, da Damon Wayans a JeanClaude Van Damme. Non rinuncia però al sogno di diventare un attore e, dopo aver militato per una stagione al Teatro Stabile di Trieste, entra a far parte della compagnia di Antonella Steni e nel corso degli anni Ottanta ottiene successo in teatro in coppia con Gigi Angelillo, anche lui doppiatore. All'inizio degli anni Novanta doppia Tom Hanks in Forrest Gump e Denzel Washington in Philadelphia, diventando uno dei doppiatori italiani più famosi e prestando la propria voce a George Clooney, Kevin Spacey e Antonio Banderas. Ma è proprio alla metà del decennio che anche il cinema e la televisione si accorgono di lui. Nel 1995 Luciano De Crescenzo lo chiama a interpretare un piccolo ruolo in Croce e delizia, mentre tre anni dopo è sul set di Così è la vita. Recita in alcune tra le serie televisive più seguite del momento come Carabinieri e La squadra. Negli anni Duemila il suo volto inizia a essere noto al grande pubblico: è il
'Riccetto' in Fatti della banda della Magliana di Daniele Costantini, Garofano, il poliziotto ossessionato dalle telefonate della moglie, in Notturno bus di Davide Marengo, e il Gatto della fiction Pinocchio targata Lux Vide. Il successo vero e proprio però arriva con il ruolo del regista René Ferretti nelle tre stagioni della sitcom Boris, che nel 2010 trova la via del grande schermo.
FILM
Ogni maledetto Natale, regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo (2014)
Patria, regia di Felice Farina (2014)
Il Pretore, regia di Giulio Base (2013) L'Arbitro, regia di Paolo Zucca (2013)
Sono un pirata, sono un signore, regia di Eduardo Tartaglia (2012)
Workers, regia di Lorenzo Vignolo (2012)
Poker Generation, regia di Gianluca Mingotto (2012)
Operazione vacanze, regia di di Claudio Fragasso (2012)
Cuore di clown, regia di Paolo Zucca (2011)
Breve storia di lunghi tradimenti, regia di Davide Marengo (2011)
Faccio un salto all'Avana, regia di Dario Baldi (2011)
Boris - Il Film, regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo (2011)
Maschi contro femmine, regia di Fausto Brizzi (2010)
Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio, regia di Isotta Toso (2010)
Io e Marilyn, regia di Leonardo Pieraccioni (2009)
Oggi sposi, regia di Luca Lucini (2009)
L'Uomo Fiammifero, regia di Marco Chiarini (2009)
Diverso da chi, regia di Umberto Carteni (2009)
Ma questa notte è ancora nostra,  regia di Luca Miniero e Paolo Genovese (2008)
Lezioni di cioccolato, regia di Claudio Cupellini (2007)
Notturno Bus, regia di Davide Marengo (2007)
Fatti della Banda della Magliana, regia di Daniele Costantini (2005)
Honolulu baby, regia di Maurizio Nichetti (2001)
Liberate i pesci, regia di Cristina Comencini (2000)
Così è la vita, regia di Aldo, Giovanni e Giacomo (1998) Croce e delizia, regia di Luciano De Crescenzo (1995)
LINO RUFO
Cantautore attivo dalla seconda metà degli anni ’70 con concerti in locali dell’area romana, quali il Folkstudio o il J.S.Bar (Oggi Alexanderplatz) o il Convento occupato, ottiene un contratto dalla IT di Vincenzo Micocci, con la produzione di Gianfranco Baldazzi, e incide così (fra il 1976 e il 1979) tre 45 giri e, nel 1978, un LP Notte chiara, prodotto da Baldazzi, Verdelli, Occhiello e Schipani, disco di sanguigna schiettezza che si avvale di ottimi musicisti dell’area napoletana come James Senese, Enzo Avitabile, Ernesto Vitolo, Danilo Rustici, Patrizia Lopez e Jenny Sorrenti, con cui Rufo aveva già collaborato così come con gli Osanna o Napoli Centrale. Contemporaneamente inizia la realizzazione di un disco con Peter Kaukonen, che non vedrà mai la luce per problemi editoriali.
Nel 1979 partecipa al tour estivo negli stadi dei Pooh e in autunno fa un altro tour in vari locali italiani insieme ad altri giovani cantautori (Mario D’Azzo, Marco Ferradini, Alberto Fortis,Teresa Gatta, Francesco Magni, un allora sconosciuto Vasco Rossi, con cui aveva un grande feeling, e Vincenzo Spampinato); la sua performance al Caravel di Mantova sarà trasmessa da “L’Altra Domenica” di Arbore. Nel 1981 registra Nuovo Messico/In savana con il gruppo Albero Motore (Federico Troiani, Fernando Fera, Glauco Borrelli, Marcello Vento, Pablo Romero). Poi, a causa della crisi dell’industria discografica scompare dalle scene. Comincia però a lavorare alla RAI, sia come programmatore musicale che come conduttore (“Radio anch’io”, “Musicalmente”, “Disco contro”), sia continuando  contemporaneamente a fare concerti con vari gruppi (Hard rock cafe, Il fuso) ma anche con Ferradini, Edoardo De Angelis, Goran Kuzminac e insieme a vari musicisti dell’area romana, in trio (Fabiola Torresi e Fabiano Lelli) o in gruppo partecipando a diversi festival blues.
Ricompare nel 1998 con un nuovo album prodotto insieme a Federico Troiani, (Musicisti: Fabiola Torresi – Basso e Cori, Tina Bellandi – Cori, Giancarlo Aru – Batteria, Nicola Di Staso – Chitarre elettriche, Fabiano Lelli – Chitarre acustiche, Alex Saba – Basso, Massimetto Santalucia – Clarinetto, Bruno Marinucci – Chitarra elettrica) All’improvviso…, e forma la Lino Rufo Band suonando in varie situazioni, fra cui alcuni appuntamenti dell’Estate romana e vari festival blues (Trivento Blues con Alex Britti Louisiana Red Tony Cerqua Chicago Beau e Bruno Marinucci; Poggio Picenze Blues con Telesforo e gli Animals). Nel 2001 esce un suo nuovo lavoro, Fuggo, opera piena di calore, curato con un piacere quasi artigianale assieme ad alcuni amici romani di vecchia data (Fabiano Lelli, Fabiola Torresi, Tina Bellandi, Kim Petersen, Gianni Aquilino, Fabrizio Frosi, Luca Pirozzi, Sergio Gasperi). Rufo compone brani semplici con competenza e serenità, creando un’atmosfera distesa che pervade anche le composizioni che presentano toni più blues. Trascorre poi un lungo periodo di attività  live, in cui si confronta con validi musicisti dell’area Roma-Napoli (Ezio Lambiase, Pierpaolo Ranieri, Pasquale Ricci, Pierluca Taranta, Marco Rovinelli, Riccardo Damiani, Fabrizio La Fauci, ecc.).
Fonda successivamente una band, Bluemystic, in cui militano, al basso e alla chitarra, i figli Lalla e Yuki, oltre al batterista Fabio Rotondo, insieme a cui ha dato vita al nuovo lavoro Odilaria (Dicembre 2006), dove sono ospiti Fabiano Lelli, Bruno Marinucci, Massimiliano Rosati e Paolo De Stefani. Questa band dal vivo si avvale della collaborazione del sassofonista Carletto Conti. Ultima creatura i noGospel (con Yuki Rufo, Emanuele Gasperi, Pierpaolo Ranieri, Daniele Natrella, Carlo Conti e Davide Di Pasquale, con cui registra il disco Swing low…), misto di blues infuso di spirito jazz & blues acustico in stile New Orleans.
Ha di recente arrangiato e suonato tutti i brani contenuti nel primo album dell’attore Francesco Pannofino dal titolo Io vendo le emozioni.
www.linorufo.it



VASTO FILM FEST: i Rimbamband aprono i cine-concerti con COMIC SOON - IL TRAILER (19 agosto)
la Redazione
Mercoledì 19 agosto – Ore 23 RIMBAMBAND Comic Soon – il trailer
Il capobanda è un intellettuale che ama il cinema senza preclusioni di genere, da Gene Kelly a Toy Story.
Il batterista è convinto si tratti di “one man show”, il suo.
Il contrabbassista è confuso.
Il sassofonista è ossessionato dalla polka, dal tango, dalla mazurka e dal limbo.
E il pianista? Ha paura, ma è bravissimo.
A inaugurare le serate cine-musicali del Vasto Film Fest arrivano cinque personaggi in cerca d'autore e di se stessi, con le loro personalità agli antipodi, i loro caratteri così diversi, ma accomunati dal grande talento per la musica. Si tratta dei Rimbamband, esilaranti suonatori-sognatori un po’ suonati che incantano, creano, emozionano, demistificano…giocano: in pratica dei "Rimbambini" cresciuti a pane, swing e fantasia! Ai Giardini napoletani di Palazzo d'Avalos, dopo la proiezione del film, i divertenti mimi-musicisti-interpreti riproporranno i migliori numeri del loro repertorio frullando insieme canzoni, note, rumori, suoni, strumenti, immaginazione, corpo, parole ed una stravagante e genuina follia. Sul palco rivivranno
così alcuni dei maestri che hanno ispirato i principali show del gruppo, da Buscaglione a Carosone, da Gaber a Mozart e Rossini ma anche Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Lecoq, in una sorta di cartone animato, immune dai limiti del “possibile”. 
Nella stessa atmosfera surreale e poetica – ed  in esclusiva per il Vasto Film Fest – i Rimbamband daranno inoltre un assaggio “trailer” del nuovissimo spettacolo, Comic Soon (che debutterà in autunno nei teatri di tutta Italia), nel quale gli estrosi rimbambini sono alle prese col cinema e la sua magia.
L’eccentrica band, formata da Raffaello Tullo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno, Nicolò Pantaleo e Renato Ciardo giocherà dunque con musiche ed immagini, con personaggi improbabili e con storie che ci hanno fatto sognare sul grande schermo prendendo per mano il pubblico per trasportarlo in  un viaggio imprevedibile e dissacrante all’interno dei più disparati generi cinematografici, in un gioco perpetuo che si nutre di autentica follia e un'enorme dose di fantasia. 
“Non è la realtà che conta in un film, ma quello che l'immaginazione può fare”: seguendo l’input del grande Charlie Chaplin, i Rimbamband costruiscono un grande luna park dell'immaginazione all’interno di uno spettacolo fuori dai canoni convenzionali, oltre le righe, senza righe! 
Il Vasto Film Festival è una manifestazione organizzata dal Municipio della Città del Vasto in collaborazione con TeatriMolisani soc.coop. con il sostegno del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
La RIMBAMBAND è stata più volte ospite al MAURIZIO  COSTANZO SHOW, riscuotendo sempre un enorme successo.
Conta inoltre partecipazioni a:
-"STELLA" programma  condotto da Maurizio Costanzo, in onda su Sky vivo, Settembre 2007.
- "61O (Sei uno zero)" con Lillo & Greg – trasmissione radiofonica su Radio 2
- "CaputLucis2008" (Valmontone)
-"Civitavecchia in festival"2008 (Civitavecchia)
-"All'ombra del Colosseo" 2008(Roma)
-"Teatro morgana"(ex Brancaccino) teatro diretto da Maurizio Costanzo, 2008, 2009.
- Tour "Risollevante"/cantiericomici2008, 2009, 201O.
- Festival del cabaret di Martina Franca 2008,2009,2010.
-"Todiarte festival 2008, 2009"(Todi)
-"Umbrlajazz wlnter (Orvieto) edizione 16 (2008) edizione 17 (2009).
-"Teatro Brancaccio" "Il poeta straniero,ovvero straniero Ugo poeta". Spettacolo teatrale con Nancy Brilli e Roberto Herlitzka, scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime, per la regia di Marco Mattolini, 2009.
-"Questa domenica"(canale 5) con Paola Perego, Aprile 2008.
-"Senso Zero"...ridere oltre i 5 sensi (auditorium Parco della musica - Roma) con Lillo e Greg, Nino Frassica, NeriMarcorè,2009.
- "Barbareschi Sciock" comic band resident nel programma in onda in diretta tutti i Venerdì
Su La7 da Gennaio ad Aprile 2010 (12 puntate).
- "comedy tour risollevante" in onda tutti i lunedì da agosto 201O a gennaio 2011 sul canale
tematico della comicità comedy central (sky).
- "Zelig" locale storico milanese in Viale Monza, Ottobre 201O.
-"Teatro Parioli" dal 26 Aprile al 1 Maggio 2011.



Fantastiche Visioni di Ariccia: CINZIA LEONE in DISORIENT EXPRESS (7 agosto)
Redazione
CINZIA LEONE in DISORIENT EXPRESS

Da un’idea di Cinzia Leone con Fabio Mureddu

Regia: Fabio Mureddu ed Emilia Ricasoli

Musiche: Marco Schiavoni

Scenografie: Adriano Betti

Costumi: Francesca Mescolini

Consulenza artistica: Giuliano Perrone

Un ringraziamento speciale a Gianluca Giugliarelli

Si ringraziano per la preziosa collaborazione:

Daniele Falleri, Mauro Fratini, Pietro Sparacino, Sara Vannelli

Venerdì 7 agosto 2015 Belvedere di Piazza Mazzini - Ariccia ore 21 - ingresso gratuito.

Uno spettacolo che racconta la confusione generata da una forma di democrazia virtual-virale alla quale eravamo impreparati: milioni di persone che improvvisamente, grazie alle infinite opportunità di espressione offerte dalla tecnologia e dalla virtualità, parlano, esprimono opinioni e aggiungono informazioni. Siamo disorientati da un vento di contraddizioni che ci spettina tutti i pensieri.. Questo è il perno del racconto plasmato dall’intelligente e diretta ironia di una predicatrice, previsionista e affabulatrice comica che si immedesima – tra battute, gag e copioni tratti dalla nostra vita quotidiana – nella mente confusa di ognuno di noi.

Si intitola DISORIENT EXPRESS, l’ultimo lavoro di Cinzia Leone scritto a 4 mani con Fabio Mureddu e prodotto da Cristian Di Nardo in scena venerdì 7 agosto ad Ariccia, nell'ambito di "Fantastiche Visioni", rassegna dell'estate teatrale ariccina, in programma al Belvedere di Piazza Mazzini.

“Non è la storia di un treno che non sa dove andare – preannuncia l’attrice che dichiara essersi ispirata dai milioni di input che la giungla tecnologica ci offre – “è una fotografia di gruppo in cui ci siamo tutti e tutti abbiamo un’espressione visibilmente disorientata. 

Siamo disorientati, sì. Ci aggiriamo nel mondo con l’espressione di nonna nella foto di Natale, scattata dopo che l’hanno rimbambita cercando di farle ricordare i nomi di tutti e trentasei i nipoti.

E come può non essere disorientata un’umanità travolta ogni minuto da un cambiamento?

Come possiamo essere sicuri di noi stessi e della realtà che ci circonda se ad ogni notizia sentita in televisione possiamo trovare contemporaneamente la smentita su Internet?

Come possiamo accontentarci anche solo di un lavoro qualunque, in un momento in cui, qualunque sia il lavoro non ti pagano e il massimo che puoi farci è mettertelo nel … curriculum?   

Come possiamo rilassarci con lo zapping, se, anche potendo scegliere tra centinai di canali, troviamo ovunque la stessa cosa: gente che canta o che cucina?”

Per raccontare tutto questo in una sola rappresentazione, che la vede interagire sul palco insieme allo stesso Mureddu e ad una serie di proiezioni, Cinzia affronta i contenuti provando ad aggiornarli in tempo reale, esattamente come avviene nei programmi in diretta, come se ci fosse una redazione costantemente connessa al mondo esterno in tutte le sue inaspettate varianti.

“Credetemi sulla parola, la realtà vista così è destabilizzante e comica allo stesso tempo perché i cambiamenti e le contraddizioni continue la rendono invisibile. E’ per questo che siamo disorientati, proprio come treni che viaggiano senza un binario e che non sanno dove andare…”

Fantastiche Visioni è realizzato con il contributo del Comune di Ariccia, a cura dell’Ass. Culturale Arteidea, in collaborazione con il Comitato per l’Organizzazione delle Manifestazioni Comunali.
tel. +39 345 3826260 – +39 345 9615409



Titolo: Musica e Parole...la compilation di Angelo dei Teppisti dei Sogni in Tour
by Concita Occhipinti
Angelo dei Teppisti dei Sogni in Tour, impegnatissimo per la compilation 2015  "Musica e Parole" percorrerà in lungo e largo l'Italia, dalla Liguria al Molise, dalla Calabria alla Puglia e ancora Lazio e Sicilia...e chissà magari una tappa a Vittoria!
Insomma... i fan più sfegatati saranno presto accontentati e potranno incontrare il loro idolo, che insieme alla sua Band, porterà Amarcord e Nuovi Brani, come "Più delle Rose" che sta mantenendo una posizione vantaggiosa su iTunes
Info promo estate 2015 , dopo il successo ottenuto a Sanremo 2015 per la direzione d'orchestra di Amara, Angelo Avarello continua con il suo concerto : Passato , presente e futuro
Tour dei Teppisti dei sogni di Angelo Avarello

cell. 3203727127 / 3383767038


Marco Di Stefano: Diversi progetti cinematografici...senza dimenticare il Teatro!
Attore ,regista,di teatro e cinema,direttore artistico festival,consulente di Cinecitta World... per voi lettori...ecco i nuovi percorsi artistici di Marco Di Stefano...
by Concita Occhipinti
"Sto lavorando a nuovi progetti...il film Rumore di Nicola Telesca opera prima molto interessante storia d' amore ed atmosfera molto particolare ..da girare tutto in Basilicata..scontro tra chi vuole salvaguardare il terrotorio...e chi pensa ad estrarre il.petrolio...Io sarò un dirigente di una multinazionale...che.pensa troppo al profitto e all' efficienza...ma l' incontro-scontro con un suo lavoratore ...il protagonista della storia..gli farà capire molte cose...Telesca e Di Stefano hanno fatto moti piccoli film e una serie televisiva. "Tre volte il mondo"...."Il suono del tempo"...
I due si intendono alla perfezione.. poi di Stefano rilancia i suoi teatri della comunità...www.teatrodellacomunita.com e i suoi spettacoli per l'autunno/ inverno...
Il progetto di Bach e Mozart ..scritto dal grande commediografo autore televisivo e teatrale prematuramente scomparso Adriano Vianello una storia magnifica un vero duello sulla natura umana..come interpreti Romeo Martel Marco Di Stefano Tanya Khabarova e musiche di Antonio Ferdinando Di Stefano..
Il suo One Man Show Alone Together...una valigia dell' attore..accompagnato al piano da Luca Proietti..una storia ..un uomo..simbolo per tutti noi..e la sua capacità di spremere bellezza dalla sua solitudine...musica...con la sua tromba..canto..mimo..gags a raffica...relaziome con il pubblico forte..Poi 2 film con il produttore Norbert Blecha...Coproduzioni con la Cina..e un film con un vero
maestro del cinema horror Lamberto Bava...anche il film di Massimliano Ruggiero, Black Out vedrà Marco Di Stefano tra i protagonisti con Tanya Khabarova per una volta "coppia" sul grande schermo...come lo sono felicemente nella vita dal 2003, 12 sett.matrimonio a Pisa e tango tra la sorpresa dei presenti..sotto le logge del comune...
L'Attore internazionale Marco Di Stefano intanto, è impegnato in un percorso culturale itinerante nella lettura di alcuni brani dell'opera letteraria I Cospiratori del Priorato, di Vito Bruschini...e suonerà la tromba, immancabile amica di sempre. L'Evento si terrà il 24 luglio prossimo alle ore 19.30  "Testaccio di Roma", Ex Mattatoio, durante l'Eutropia-L'Altra Città Festival




"Nel nome del padre, storia di un figlio di... con Marco Morandi"
Teatro Xenia, Marsa Siclà a Sampieri 24 Luglio 2015
by Concita Occhipinti
Si parte, quindi ufficialmente il 24 luglio con “Nel nome del padre, storia di un figlio di….” con Marco Morandi . Un viaggio musicale con una band dal vivo partendo da un’infanzia privilegiata all’interno di una famiglia costantemente sotto i riflettori, un viaggio nell’universo “Morandi”. Il 31 luglio Tiziana Foschi con Antonio Pisu e Piji presenta “Delirio a tre”, sperimentazione live di un mix fatto di musica, drammaturgia contemporanea e poesia. Il 7 agosto in scena ci sarà Barbara Foria, comica napoletana doc di Colorado Cafè, che propone l’irresistibile spettacolo “Love Coast, a qualcuno piace in saldo”. Grande e atteso ritorno, per il 14 agosto, di Michela Andreozzi, la bravissima attrice con ormai sulle spalle vent’anni di carriera, propone un divertente “Vintage” dove prenderanno vita i suoi tanti personaggi. Il 21 agosto sarà la volta di Nicola Pistoia che con Ketty Roselli e Armando Puccio porta a Marsa Siclà il super divertente “Flebowski – storie di ordinaria corsia”, ambiento in un ospedale decisamente sui generis. Il 28 agosto ritornano anche “I Favete Linguis”, ancora una volta sul palco del Teatro Xenia per proporre teatro e musica in “Fratelli d’Italia” ricco di parodie musicali e sketch comici. Questi gli spettacoli selezionati per i venerdì, ma come detto da agosto partono anche gli spettacoli domenicali con artisti e compagnie teatrali del territorio. Il 2 agosto appuntamento con “Se devi dire una bugia dilla grossa” con la compagnia teatrale Hobby Actor(s) di Modica, il 9 agosto “Pericolosamente” con la compagnia del Piccolo Teatro di Modica, il 23 agosto “Le bugie hanno le gambe corte” con gli Amici del Teatro di Chiaramonte Gulfi, per concludere l’intera rassegna il 30 agosto con “Tre storie tre” con il Centro Teatro Studi di Ragusa. Insomma davvero “un’estate tutta da ridere” come già dimostrato nell’appuntamento di ieri sera in anteprima con lo spettacolo di Marco Cavallaro, divertente, istrionico ed eclettico attore e regista che ha portato in scena il suo ultimo spettacolo intitolato “Sesso contro Amore”, l’eterno conflitto dell’esistenza umana. Uno spettacolo che ha trovato il gradimento del pubblico, in un anfiteatro strapieno e pronto a mettere in pratica il consiglio che ad ogni appuntamento offre il direttore artistico Cartier, ovvero “ridere fa buon sangue”.
Comunicato Stampa
In collaborazione con il sito amico: http://www.piercarlolava.blogspot.it/




Un po' più in la... Nessuna Interferenza a GENOVA PEGLI il prossimo 25 Luglio
by Concita Occhipinti
Prodotto da Maristella Gallotti & Angelo Avarello, Italdisco Produzioni. Brano Musicale:
Il progetto -  Nessuna Interferenza – nasce nel 2009 da un incontro tra il chitarrista Fulvio Semenza.
E la cantante Ester Carlucci. Dopo anni di collaborazioni con gruppi o studi (Ester già a 17 anni Collaborava con Aldo De Scalzi nella realizzazione di colonne sonore . Fulvio nel 2011 aveva fatto un primo cd solo musicale fatto di una sola chitarra). 
Avevamo suonato in molti locali della nostra zona sin da ragazzi con decine di gruppo diversi ma quando ci siamo conosciuti è scattato quel qualcosa in più e abbiamo sentito il bisogno di creare storie musicali tutte nostre servendoci solo di una chitarra e di una voce, senza effetti o basi da qui il nostro nome Nessuna Interferenza.
Nel 2013 in un locale Ligure incontrammo Maristella Gallotti, conduttrice ed autore della trasmissione Italia Amica ed in poco tempo ci trovammo nella sua trasmissione e subito dopo.
Al Palafiori di Sanremo sempre con Italia Amica al dopo festival nel 2014 e 2015 dove abbiamo conosciuto il Maestro Angelo Avarello che ci strinse la mano proponendoci la sua etichetta discografica e la produzione insieme a Maristella Gallotti. Dal 20 luglio in rotazione radiofonica.

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