Garavelli medico: IDROSSICLOROCHINA PER CURARE COVID-19: AGGIORNAMENTI

Garavelli medico: IDROSSICLOROCHINA PER CURARE COVID-19: AGGIORNAMENTI

[21:34, 4/8/2020] Garavelli medico: Da questo post di Ivan Catalano si evincerebbe che il Consiglio di Stato il 31 luglio avrebbe annullato la nota AIFA che “bloccava” la somministrazione del Plaquenil. Il dibattimento avrà luogo il 9 settembre. 

IDROSSICLOROCHINA PER CURARE COVID-19: AGGIORNAMENTI

A marzo 2020, è partita una discussione in merito alla possibilità di utilizzare la idrossiclorochina per trattare i pazienti COVID-19 (1). L’idrossiclorochina è un farmaco antimalarico facente parte dei farmaci antireumatici modificanti la malattia e utilizzato nella terapia, oltre che della malaria, anche dell’artrite reumatoide e del lupus eritematoso sistemico (2). Donald Trump ha detto ai giornalisti, ai primi di marzo, di assumere regolarmente idrossiclorochina: una pastiglia al giorno “perché fa bene” dichiarando che “è in circolazione da molto tempo, quindi sappiamo che se il trattamento non andrà come previsto, non ucciderà nessuno”, definendo questo medicinale un possibile autentico “punto di svolta” nella lotta contro il Covid-19” (3).

Ad aprile sono stati pubblicati diversi articoli a riguardo:

nell’editoriale: “Clorochina e idrossiclorochina in covid-19” i due ricercatori, uno dell’Università di Birmingham e uno dell’Università di Oxford, hanno messo in evidenza come l’uso di questi farmaci è prematuro e potenzialmente dannoso;

lo studio: “Recensione: idrossiclorochina e clorochina per il trattamento della SARS-CoV-2 (COVID-19)” (4) pubblicato da Oxford University Press per conto di Infectious Diseases Society of America, ha posto l’attenzione sugli effetti avversi di questo farmaco, in quanto, se tutti i pazienti avessero ricevuto idrossiclorochina o clorochina, se lo 0,1% della popolazione avesse avuto effetti collaterali gravi, si avrebbero avuti 1000 eventi avversi, il che è probabilmente inaccettabile se il farmaco non è efficace. I ricercatori avvisano che gli studi clinici sono disperatamente necessari;

lo studio: “Efficacia di clorochina e idrossiclorochina nel trattamento di COVID-19” (5) ha fatto una piccola revisione degli studi in vivo pubblicati sull’argomento, concludendo come fosse ragionevole, dato l’ipotetico beneficio di questi due farmaci, che si inizino i test in studi clinici per valutare la loro efficacia nel combattere questa crisi sanitaria globale;

lo studio: “Iperglicemia, idrossiclorochina e pandemia di COVID-19” (6), ha trattato come in una piccola coorte clinica non randomizzata di 80 pazienti, è stato dimostrato che la combinazione di idrossiclorochina e azitromicina riduce rapidamente la carica virale nei pazienti COVID-19 e migliora i sintomi clinici nella maggior parte dei pazienti. L’idrossiclorochina può anche agire come agente ipoglicemizzante orale, poiché i pazienti con diabete che assumono idrossiclorochina per le malattie reumatologiche avevano una riduzione significativa dell’emoglobina A1c rispetto al metotrexato 40 e quindi possono servire a ridurre l’iperglicemia, un possibile fattore di rischio COVID-19 per la gravità della malattia;

lo studio: “Clorochina e idrossiclorochina nel contesto di COVID-19” (7), conclude dicendo che i dati disponibili raccolti insieme mostrano che la clorochina / HCQ sembra avere un ruolo potenziale nella gestione della sindrome clinica del COVID-19. Tuttavia, il livello di evidenza preclinica e clinica non è solido e deve essere supportato da un livello più elevato di dati. Alcuni tra gli effetti avversi più frequenti correlati all’uso acuto comprendono intolleranza gastrointestinale, anemia acuta, luci lampeggianti come manifestazione acuta di retinopatia e in alcuni casi aneddotici, cardiomiopatia indotta da clorochina / HCQ;

il 29 aprile viene pubblicato l’articolo “Efficacia dell’idrossiclorochina per la profilassi post-esposizione per prevenire l’infezione da coronavirus 2 (SARS-CoV-2) della sindrome respiratoria acuta grave tra gli adulti esposti alla malattia di coronavirus (COVID-19): un riassunto strutturato di un protocollo di studio per uno studio randomizzato controllato” (8) che disegna uno studio randomizzato, multicentrico, equivalente al placebo (acido ascorbico), in cieco controllato di HCQ PEP per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 negli adulti esposti al virus. Questo studio arruolerà fino a 2000 adulti asintomatici di età compresa tra 18 e 80 anni (inclusi) al basale che sono stretti contatti di persone con SARS-CoV-2 con conferma della reazione a catena della polimerasi o sospetti clinicamente sospetti-COVID-19 e SARS in sospeso -CoV-2 test PCR. Questo processo multisito verrà condotto in sette siti a Seattle (UW), Los Angeles (UCLA), New Orleans (Tulane), Baltimora (UMB), New York City (NYU), Siracusa (SUNY-Upstate) e Boston (BMC). Tale studio è stato registrato su ClinicalTrials.gov, al numero di registro protocollo: NCT04328961 (9).

Sempre in questa data l’AIFA divulgava il razionale dell’uso del farmaco (10).

Infine, con un commento dal titolo: “L’idrossiclorochina impedisce la trasmissione di COVID-19?” (11), due ricercatori brasiliani speravano che, sulla base di uno studio osservazionale, si potesse formulare l’ipotesi che la clorochina fosse efficace nel prevenire la trasmissione di questo virus e che molte vite e costi potessero essere influenzati positivamente se si venisse a conoscenza di questa possibile opzione di profilassi.

A maggio con un articolo di un Oftalmico, dal titolo: “COVID-19 e clorochina / idrossiclorochina: c’è preoccupazione oftalmologica?” (12), si è preso in esame l’effetto collaterale della retinopatia. Questo ricercatore non crede che lo screening oftalmico sia necessario per i pazienti COVID-19 che assumono CQ o HCQ per meno di 2 settimane come terapia antivirale, poiché la probabilità di danno alla retina è eccessivamente bassa anche con dosi elevate.

A fine maggio l’OMS decide di sospendere l’uso della idrossiclorochina (13) e subito dopo, in Italia, AIFA sospende l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochina per il trattamento del COVID-19 al di fuori degli studi clinici, sostenendo che “al momento attuale tuttavia, nuove evidenze cliniche relative all’utilizzo di idrossiclorochina nei soggetti con infezione da SARS-CoV-2 (seppur derivanti da studi osservazionali o da trial clinici di qualità metodologica non elevata) indicano un aumento di rischio per reazioni avverse a fronte di benefici scarsi o assenti” (14).

L’8 luglio Bolsonaro pubblica un video dove fa vedere come prende l’idrossiclorochina e dice che per lui funziona: “Qui sto prendendo la terza dose di idrossiclorochina, mi sento molto bene, stavo così così domenica, male lunedì e oggi, martedì, sto molto meglio di sabato, sta sicuramente funzionando” e ancora “Sappiamo che oggigiorno ci sono altri rimedi che possono aiutare a combattere il coronavirus, sappiamo che di nessuno è stata provata scientificamente l’efficacia, ma io sono una persona a cui funziona, io ho fiducia nell’idrossiclorochina e voi?” (15).

Il 24 luglio alcuni ricercatori brasiliani della Covid-19 Brazil Coalition hanno confermato che il farmaco è inefficace contro il virus e può anche avere effetti collaterali dannosi (16). Lo studio ha ha coinvolto pazienti ospedalizzati con sospetto o confermato Covid-19 che non ricevevano ossigeno supplementare o un massimo di 4 litri al minuto di ossigeno supplementare e ha stabilito che su “Un totale di 667 pazienti […] 504 pazienti avevano confermato Covid-19 […] Rispetto alla terapia standard, le probabilità proporzionali di avere un punteggio più alto sulla scala ordinale a sette punti a 15 giorni non sono state influenzate da né l’idrossiclorochina da sola (odds ratio, 1,21; intervallo di confidenza al 95% [CI], da 0,69 a 2,11; P = 1,00) o idrossiclorochina più azitromicina (odds ratio, 0,99; IC al 95%, da 0,57 a 1,73; P = 1,00). Il prolungamento dell’intervallo QT corretto e l’aumento dei livelli di enzimi epatici sono stati più frequenti nei pazienti trattati con idrossiclorochina, da soli o con azitromicina, rispetto a quelli che non stavano assumendo nessuno dei due agenti” (17).

Questo studio è stato visto come la pietra tombale sulla terapia dal mondo intero, ed è stato usato politicamente contro Trump e Bolsonaro.

Però il 31 luglio il Consiglio di Stato italiano, con decreto cautelare n°06115/2020 (18) ha annullato la nota AIFA di sospensione della somministrazione dell’Idrossiclorochina, fissando al 9 settembre la data per la trattazione in camera di consiglio.

[22:28, 4/8/2020] Garavelli medico: http://www.avvocatoerichgrimaldi.it/2020/08/04/idrossiclorochina-perche-no/?fbclid=IwAR02kLgeKTLGsZGN6TGu5HbtImdqPXih68qPc-0AO6jjnvmOjCfjlaznhY4


Commenti

Post più popolari