FANTASIE DELLA NOTTE, DI STEFANIA PELLEGRINI


Nel silenzio dell’ora la mente
fantasticava celesti visioni
di angeli e demoni
il passo s’avvicinava.
E nell’animo nasceva
l’umano desiderio
d’abbandono.
Poi cantarono i tuoi passi
una canzone antica
di rimpianti, di ricordi
l’eterno amore.
Gioì il cuore l’attimo fugace
che dal giorno
un lembo squarciò e
furono lampi e furono tuoni
fu il tuo volto che il cielo
mi mostrò.  

Stefania Pellegrini ©

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