UN FERMO CASUALE, PROPOSTA DI STEFANIA PELLEGRINI

Paul Emile Chabas

 "La vita, così più o meno immaginavo, doveva essere un trascendere, un progredire di grado in grado, doveva diventare uno spazio intorno ad altre cose attraversate e abbandonate, come una musica che, di tema in tema, da un tempo all'altro, finisce, si consuma, si conclude senza lasciare dietro di sé alcunché di stanco, di assopito, ma sempre una nuova presenza viva e compiuta. In connessione con le esperienze del risveglio avevo notato che si danno gradi e spazi del genere, e che ogni volta il tempo finale di un periodo della vita porta con sé un senso di caducità e di vocazione alla morte, che poi determina il passaggio dall'altra parte, in un nuovo spazio, verso il risveglio, verso un nuovo inizio." 
 (da "La maturità rende giovani" di Hermann Hesse)

 Paul Emile Chabas

Gradini
Come appassisce il fiore e giovinezza
cede alla vecchiaia, ogni grado finisce della vita,
ogni saggezza e virtù nel tempo suo fiorisce
e non può durare eternamente.
A ogni richiamo della vita il cuore
sia pronto al congedo e al nuovo inizio,
a offrirsi sereno e coraggioso
ad altri legami nuovi.
In ogni inizio un incanto è custodito
che ci protegge e a vivere ci aiuta.
Dobbiamo infiniti spazi attraversare,
in nessuno di essi radicarci,
lo spirito del tempo non vuole legarci e vincolare,
vuole di grado in grado sempre elevarci.
Appena un ambiente lo sentiamo nostro
e familiare la pigrizia è in agguato,
solo chi a crescere e partire è preparato
si strappa all'abitudine inceppante.
Forse anche il momento della morte
ci spingerà incontro a nuovi spazi,
il richiamo della vita è senza fine...
Su, cuore mio, congedati e guarisci!
Hermann  Hesse

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