TRA I RIMPIANTI DEL PASSATO, DI STEFANIA PELLEGRINI
Vorrei tornassi a me, madre,
un solo istante.
Riavere il tempo amico gentile
arriso
all'animo mio leggero.
Mentre vago nel profumo passito
dalle carezze sfiorite
flebili voci salgono
in un canto errante
di mare sommerso nella conchiglia.
E vorrei consolare ciò che sospeso
nacque nel rimpianto.
Penso allo sbocciare precoce
di un inverno a cui la voce
non diede conforto,
alla distanza
che divise i nostri incontri.
A quei tuoi occhi tristi
persi in spire
di pensieri chiusi dalla pena
che le mie mani non colsero.
Anche se la tua voce lieve sarà
appesa ai palpiti
dei sogni,
torna sul mio cuore a posare
gioia di un ultimo saluto.
Un soffio di tenerezza muto
a sciogliere un amaro rimpianto.
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI
arriso
all'animo mio leggero.
Mentre vago nel profumo passito
dalle carezze sfiorite
flebili voci salgono
in un canto errante
di mare sommerso nella conchiglia.
E vorrei consolare ciò che sospeso
nacque nel rimpianto.
Penso allo sbocciare precoce
di un inverno a cui la voce
non diede conforto,
alla distanza
che divise i nostri incontri.
A quei tuoi occhi tristi
persi in spire
di pensieri chiusi dalla pena
che le mie mani non colsero.
Anche se la tua voce lieve sarà
appesa ai palpiti
dei sogni,
torna sul mio cuore a posare
gioia di un ultimo saluto.
Un soffio di tenerezza muto
a sciogliere un amaro rimpianto.
Stefania Pellegrini ©
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