IN SOLITUDINE, Loredana Mariniello

 
IN SOLITUDINE
In una chimerica etere celeste
fumigano adolescenti pensieri felici,
in un ignobile tribunale di sguaiate voci
l'ingiuria sadica di gente mendace
pullula e nel cuore dell'incerto
inerpica le sue nere radici.
Fuggono via dagli occhi ormai spenti
sogni colorati e vivaci,
volano in cielo veloci, da furiosi venti sospinti.
Respingo la parola, fende l'anima, addolora,
agogno udir solo la muta pace del silenzio,
apparentemente assente osservo inerme
il consapevole scempio
di questa meschina devastazione,
il corpo resiliente a nulla serve,
quando l'anima tra fosche lacrime,
gradualmente muore, divorata
dall'invisibile morbo della depressione.
E non esiste cura alcuna,
non si può guarire da un vigliacco
evanescente nemico che attacca alle spalle,
ferisce senza farsi notare, nel più atroce reato
che sia possibile immaginare,
abominevole omicidio che non ammette
presenza d' autore
e che in nessun rilevante movente
trova la sua ragione.
Soffoco nel mare immenso
di questa mia inquietudine,
ma chi ode l'urlo straziante della solitudine ?
Mi annuvolo abituandomi a vivere
in costante malinconia
con la mente errante
nei mai assopiti meandri
di una fervida fantasia,
un po' per gioco,
un po' per noia,
un po' per desiderio
di sublime magia,
da succube mi ribello
alla lenta agonia,
prendo carta e penna,
dimentico ogni altra cosa
e, finalmente libera ,
compongo la mia utopistica poesia.
foto pinterest

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