ANNEGAVO NEI PROFUMI DELLA LUSSURIA, di Carmela Fiore

di Carmela Fiore
ANNEGAVO NEI PROFUMI DELLA LUSSURIA
Nell'ombra mi trastullo,
per custodire il mio segreto.
Freddo ho il cuore e, tutt'intorno,
inenarrabili sensi di colpa mi tormentano.
Quei desideri ed altre visioni
che nel pensiero vagavano,
ed il Paradiso mi proiettavano,
hanno fatto di me una fragile Maddalena.
Volli credere, a qualsiasi costo, all'onda dell'amore
ed, il credere, mi fu funesto.
Invaghita cresceva in me un cuore colmo di voglie,
ed, in me,cullavo l'infinito.
Annegavo nei profumi della lussuria
e m'inebriavo di luce e di spazio,
e chiedevo baci..baci..baci.
Insaziabile febbre di una rovente passione
Sospinta da un fatale richiamo,
la coltre della perdizione , mi avvolgeva,
e morivo vivendo reconditi e smisurati piaceri.
Strana sorte la mia che mi accendeva la fantasia
Ma,all'improvviso, udii una voce che mi diceva: all'erta!
Quest'estasi è un miraggio
che accresce l'agrume dell'abisso
Quell'ardore che l'anima desta,
convulso affonda in orizzonti misteriosi.
Folle fu il sogno che mi diede ebbrezza!

LINA FIORE
foto tumbir

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