E nulla che non sia soave, Maurizio Donte


E nulla che non sia soave
E nulla che non sia soave, uscire
può mai dalle tue labbra; e la tua bocca,
che brilla in perle rare un bacio scocca,
e mi ferisce al cuor con il suo dire.
Melodia n'esce a risvegliar l'ardire,^
^e paura vien di dire cosa sciocca,
ma come il fiume infine in mare sbocca,
così l'amore mio vedrà il finire.
E pace allora recheranno l'ore,
e silenzio verrà e riposeranno
in cuore quei momenti in cui nei giorni

andati, forte, mi prendeva amore.
Non sarà il tempo atteso dei ritorni,
ma^ombra inquieta, nei mesi che verranno.

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