Papa: "Su Regeni mi sono mosso, caso mi preoccupa. Rischi guerra atomica? Fermiamoci, sì negoziati"
Le dichiarazioni
durante il volo dall'Egitto
"Sì, certi campi profughi come campi
concentramento".
29 aprile 2017
Riguardo al
caso di Giulio Regeni "sono preoccupato: dalla Santa Sede mi sono mosso su
questo tema, perché anche i genitori me lo hanno chiesto". Così papa
Francesco, durante il volo dall'Egitto, ha risposto alla domanda dei
giornalisti se della vicenda avesse parlato col presidente Al-Sisi. "La
Santa Sede si è mossa - ha detto -, non dirò come e dove, ma ci siamo
mossi". Del colloquio con Al-Sisi ha invece detto che "era privato, e
per rispetto si deve mantenere la riservatezza. E' riservato".
"Generalmente, quando parlo con un capo di Stato in dialogo privato,
quello rimane privato - ha spiegato il Pontefice -. A meno che, di comune
accordo, su un certo punto si decide di renderlo pubblico". In Egitto, ha
aggiunto "ho avuto quattro dialoghi, col grande imam di Al-Azhar, col
presidente Al-Sisi, col patriarca copto ortodosso Tawadros e col patriarca
copto cattolico Ibrahim. Credo che sia privato - ha concluso - e per rispetto
si deve mantenere la riservatezza. E' riservato".
Con populismi Ue
a rischio,ma non dico chi votare
"Una dimensione dei populismi" è che
creano "un problema per l'Europa, un problema per l'Unione Europea",
ma "ogni Paese è libero di fare le scelte che ritiene convenienti davanti
a questo". Così il Papa ha risposto a una domanda su quelli che lui ha
chiamato "populismi demagogici" e sul voto presidenziale in Francia.
"Io non posso giudicare se una Paese fa questa scelta per un motivo o per
un altro - ha aggiunto - perché non conosco la politica interna. E' vero che
l'Europa è in pericolo di sciogliersi". "L'ho detto soavemente a
Strasburgo - ha ricordato il Pontefice -, l'ho detto più forte al premio Carlo
Magno, e l'ultima volta, per la celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma,
l'ho detto senza nuances. Dobbiamo meditare su questo, sull'importanza
dell'Europa, che va dall'Atlantico aglio Urali". "C'è un problema che
spaventa l'Europa - ha sottolineato - e forse alimenta certi movimenti, ed è il
problema dell'immigrazione. Ma non dimentichiamo che l'Europa è stata fatta dai
migranti, secoli e secoli di migrazioni, siamo noi. Ma è un problema che si
deve studiare bene, anche per rispettare le opinioni e la discussione politica.
E parlo della grande politica, non della piccola politica di un Paese che alla
fine finisce cadendo". "Sulla Francia, dico la verità, non capisco la
politica interna francese - ha proseguito -. Ho cercato di avere buoni
rapporti, anche col presidente attuale: c'è stato un conflitto una volta, ma ho
potuto parlare chiaramente sulle cose, rispettando le opinioni". "Dei
due candidati politici - ha aggiunto Bergoglio - non so la storia, non so da
dove vengono. So che uno è rappresentante della destra forte, ma l'altro
davvero non so da dove viene. Per questo non posso dare un'opinione chiara sulla
Francia". Il Papa, a proposito poi del voto dei cattolici, ha raccontato
di quando una persona in in un raduno gli ha detto "'ma perché non pensa
alla politica?'. Cioè? 'fare un partito dei cattolici!' Questo signore è buono
- ha commentato - ma vive nel secolo scorso". Continua a leggere……
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