I DUBBI SULLE ROSE DIVENTANO CERTEZZE 107.0


Alessandria, 13 ottobre 2011: Circa un anno fa, il Sindaco Piercarlo Fabbio presentava alla città di Alessandria il progetto “ una rosa per ogni cittadino”, che consisteva nel piantare 100.000 rose moldave nelle aree verdi e negli spartitraffico di comune e sobborghi: “Una pianta di rose per ogni cittadino. Saranno piantate nei prossimi mesi a cura dell'AMAG. Un auspicio per una città che sta per ritornare ai Centomila abitanti […]. Lo abbiamo chiamato: "una rosa per ogni alessandrino", ma il titolo, come al solito, non fa onore ai numeri e all'ambizione dell'idea.(P. Fabbio)”.
Certamente un’iniziativa ambiziosa tenuto conto anche dell’obiettivo che si voleva raggiungere: “cercando di coniugare i principi della riduzione nella produzione del calore e del CO2, abbiamo pensato e presentato un progetto che nei prossimi mesi realizzeremo.[…] piaceranno i colori, il verde, il decoro, la migliore sistemazione estetica. Aumenterà la bellezza complessiva di Alessandria. (P. Fabbio).”
Nonostante l’entusiasmo del Sindaco, e il sempre presente Lorenzo Repetto, su questo progetto, fra i cittadini i dubbi sono emersi subito e le domande così come le polemiche durate diversi mesi, sorgevano spontanee: Quanto costerà al Comune questo investimento? Questi soldi non potrebbero essere utilizzati per risolvere le difficoltà della città? Perché fare tanta strada e arrivare fino in Moldavia per comprare le rose? Non si potevano acquistare in Italia? Se all’inizio si
parlava di dubbi, oggi i cittadini hanno delle certezze!
Infatti, le 100.000 rose ora sono diventate anche un problema per la sicurezza e la viabilità; sono cresciute moltissimo, tra l’altro in modo difforme, penalizzando, ironia della sorte, anche l’aspetto estetico, l’unico discutibile obiettivo del progetto, ma sopratutto andando a ridurre la visuale e creando situazioni di pericolo per gli automobilisti, i ciclisti e i pedoni, soprattutto in prossimità di incroci, rotonde e zebre. 
Si deve, però, obiettare che il problema non sono solo le rose, ma la carenza di manutenzione alle stesse. È altresì vero che la potatura e il mantenimento delle piante hanno un costo che si perpetua nel tempo e di questo si doveva tenere conto nel momento in cui sono stati spesi i soldi dei cittadini di Alessandria per attuare questo progetto. Inoltre, con gli interventi manutentori eseguiti, per esempio dopo il Cimitero, nell’aiuola posta ai lati della strada, nella curva appena dopo il ponte in direzione dell’eliporto, oltre alle erbacce sono state estirpate anche le stesse rose e addirittura è stata tranciata l’ala gocciolante per l’irrigazione e questo va ulteriormente ad aumentare il già massiccio spreco di denaro pubblico. Denaro che poteva essere investito per risolvere problemi di sicurezza, strade viabilità, illuminazione, inquinamento e servizi di cui Alessandria ha estrema necessità.
Il caso Rose, a cui si potrebbe aggiungere la fontana, taluni eventi, che comunque hanno un costo e quindi discutibili in tempi di crisi, ecc., è solo uno degli esempi di una politica dell’apparenza, che spreca le risorse non convogliandole verso la sostanza delle azioni, la risoluzione dei veri problemi che i cittadini incontrano ogni giorno e cioè verso il Bene Pubblico.
Quello che chiediamo all’amministrazione comunale come lista civica, ma prima ancora come cittadini, è che vengano urgentemente eseguite delle potature per ristabilire la visuale e salvaguardare la sicurezza di tutti i “Centomila”.
Pier Carlo Lava Marta Ricciatti 

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