Allarme rosso... 189.0


Dopo i ricordi del post precedente, torniamo alla realtà, della nostra economia che non è bellissima, anzi è preoccupante. Il nostro è il paese dei record, a volte positivi, ma purtroppo anche negativi, come in questo caso, infatti, i dati che seguono sono da considerare un allarme rosso, che non può più essere sottovalutato, come si è fatto da decenni:
Debito Pubblico: 2013 a luglio era di 2.056. miliardi euro il 127% del PIL.
PIL: 2013 - 1,4% sul 2012 - Nel 2013 si prevede una riduzione del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari all'1,4% in termini reali, mentre per il 2014, il recupero dell'attività economica, trainato prevalentemente dalla domanda interna, determinerebbe una moderata crescita dello 0,7%. 
Evasione Fiscale: Stime 2013, Italia180 miliardi di euro, Germania 158, Francia 120, Regno Unito 75, Spagna 72.
Pressione Fiscale effettiva: Stime 2013 (% sul PIL), Italia 54,0%, Francia 50,3, Regno Unito 40,4, Spagna 36,7, Stati Uniti 27,9.
Riduzione della pressione fiscale: UE27 - 0,4%, Gran Bretagna - 0,5, Spagna - 1,8, Germania -2,0, Italia+ 2,7, Portogallo + 3,2. In Europa si tende a ridurre il peso della pressione fiscale, mentre in Italia aumenta.
Sommerso Economico 2012 - 2013 in %sul PIL: Italia17,4%, Spagna 9,5, Stati Uniti  5,3, Francia, 3,9, Norvegia 0,3
Mercato del lavoro: Italia 2013,  3.240.000 persone disoccupate il 12% + 1,2% sul 2012
Nel 2013 il mercato del lavoro continuerebbe a manifestare segnali di debolezza con un rilevante incremento del tasso di disoccupazione all'11,9% (+1,2 punti percentuali rispetto al 2012). Nel 2014 il tasso di disoccupazione continuerebbe a crescere fino a raggiungere il 12,3% a causa del ritardo con il quale il mercato del lavoro è previsto rispondere alla lenta ripresa dell'economia.
Stranieri emigrati: 2012 Italia + 17,9%, segno evidente che l’Italia non è più considerata il belpaese.
Spesa Famiglie: 2013 - 1,6% La spesa delle famiglie è prevista in contrazione -1,6% nel 2013 per effetto della diminuzione del reddito disponibile, con un moderato aumento +0,4% nel 2014.
Domanda Estera: 2013 + 1,1% Domanda Interna: 2013 -  2,0%
La domanda estera netta è la principale fonte di sostegno alla crescita economica nelle previsioni per il
2013 (+1,1 punti percentuali). Il contributo della domanda interna al netto delle scorte sarebbe invece negativo nel 2013 (-2,0 punti percentuali) e tornerebbe positivo nel 2014 (+0,7 punti percentuali) stimolando la crescita del Pil, ISTAT.
Investimenti fissi lordi: 2013 - 3,5% Gli investimenti fissi lordi diminuirebbero del 3,5% nel 2013, per effetto di una riduzione congiunta della spesa da parte sia delle imprese sia delle amministrazioni pubbliche. Nel 2014, le prospettive di una evoluzione positiva del ciclo economico e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero a una ripresa del processo di accumulazione (+2,9%).
Debiti Pubblica Amministrazione: Il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche verso i creditori privati può avere moderati effetti espansivi nel 2014. In particolare, l'immissione di liquidità nel sistema economico, potrebbe sostenere consumi e investimenti privati, contribuendo a migliorare le aspettative di famiglie e imprese sulle loro condizioni economiche. 
*fonte dati ISTAT.
Alla luce dei dati sopra indicati, non è pertanto consentito tergiversare oltre, diversamente ci sarebbero serie possibilità di finire come la Grecia, sono dunque necessari una serie di interventi, a partire da un serio ma sopratutto effettivo recupero dell’evasione fiscale, che rappresenta la chiave di svolta per risolvere i problemi, sino ad oggi si è inciso solo marginalmente, tra l’altro con una riscossione effettiva di quanto accertato solo del 15%.
(infatti dal 2000 al 2012, gli uffici delle Entrate hanno accertato un evasione fiscale di 807,7 miliardi di euro, ma la somma effettivamente riscossa è stata di (soli) 69,1 miliardi di euro).
Un azione più incisiva sulla massa evasa evasa, di 180 miliardi di euro, ultimo anno, ci consentirebbe di ridurre la pressione fiscale, con tutti i risvolti positivi del caso, come ad esempio quello di avere consistenti risorse fresche, da investire per lo sviluppo dell’economia, per favorire la ripresa dell’occupazione, ovviamente anche con il supporto di leggi adeguate.
La riduzione della spesa pubblica, a partire dai tagli dei Parlamentari e dei Consiglieri Regionali e dei relativi emolumenti, l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti, un  altro cancro che da decenni corrode il paese.
Definire un tetto per gli stipendi dei super manager degli enti pubblici, e un contributo per le pensioni d’oro, ecc. ecc. ecc. .
Pier Carlo Lava

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