Sulle fantasie (racconto brevissimo di Davide Morelli)


 C'è un uomo che ha fatto il suo tempo. Non piace più a sua moglie. Viene licenziato dal lavoro e non riesce a trovarne un altro perché le sue conoscenze vengono considerate obsolete.  Saluta i figli, la moglie, gli amici. Metta in una borsa il minimo indispensabile . Questo uomo fa un prelievo di qualche migliaia di euro e scappa via in un posto sperduto del mondo.

C'è un uomo che ha il dono della telepatia. Riesce a leggere nella mente delle persone. Una volta va all'ospedale a trovare un amico in coma. Ma questo non pensa niente e leggendo la mente vuota di un'altra persona il sensitivo impazzisce e vaga senza meta.
C'è un uomo che passa le sue giornate oziando nella sua stanza. Legge libri. Guarda la televisione. Pensa ai mali del mondo. Si riposa per ore. La morte ogni dieci anni bussa alla sua porta con discrezione e lui risponde di non entrare. La morte avvisa che non si dimentica mai di nessuno e che ritornerà.
C'è un uomo che mette continuamente amore nelle cose che fa. Cerca di amare il più possibile chi gli sta attorno. Eppure non viene mai apprezzato. Questo uomo comunque non si dà per vinto e continua gagliardo la sua lotta quotidiana contro il destino avverso.
C'è un uomo che vive in una grande città. Piace a così tante donne che ha l'imbarazzo della scelta, ma non riesce mai ad innamorarsi di nessuna ed invidia perennemente un suo amico che si innamora di tutte ma non viene mai ricambiato da nessuna.
C'è un uomo che perde tutto al gioco e vuole suicidarsi insieme ad una bella donna. Ma non trova nessuna. Allora ci prova da solo ma i suoi tentativi vanno sempre a vuoto.
Questi uomini fantastici affollano la testa di un medico in pensione. Riesce a conviverci pacificamente. Li considera dei sintomi di demenza senile. Oramai è rassegnato alla loro presenza. Sono dei suoi demoni o quantomeno sono suoi mostri. Non ne ha mai parlato con nessuno. I più indulgenti gli direbbero che ha una fervida immaginazione, ma sicuramente penserebbero che è un poco toccato. È affezionato ormai a queste presenze perché sono state partorite dalla sua massa cerebrale. All'improvviso scompaiono dalla sua immaginazione e lui muore. La morte questa volta non ha bussato. Ha giocato un brutto tiro. Verranno seppellite con lui anche le sue fantasie segrete. Succede sempre così.

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