MATRICI DI SILVIA DE ANGELIS
Abboccata
come un vino dolce
a un innato lignaggio del passato
avverto una plateale influenza
sbriciolata su matrici d’affettività.
Leviga la memoria
un ruvido sotterfugio
placato da soffice anestesia.
Riaffiorano
morbide cadenze
in bilico su strati del tempo
ponendo alla penombra
la vitalità preziosa
d’ entità care.
@Silvia De Angelis
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