ETRETAT, DI STEFANIA PELLEGRINI
Etretat m'apparve
come sospesa in un sogno
tra gocce di sole e nubi grigie.
Era lì come l'aveva dipinta Monet
nei suoi colori, nelle emozioni..
L'altezza delle scogliere,
le sue falesie
il grande sguardo
capace
di catturare l'orizzonte.
Sconfinato era il mare,
così grigio
d'apparire
un tutt'uno col cielo
e l'invisibile incuteva timore.
Etretat era bellezza, era fantasia.
Era poesia...
come sospesa in un sogno
tra gocce di sole e nubi grigie.
Era lì come l'aveva dipinta Monet
nei suoi colori, nelle emozioni..
L'altezza delle scogliere,
le sue falesie
il grande sguardo
capace
di catturare l'orizzonte.
Sconfinato era il mare,
così grigio
d'apparire
un tutt'uno col cielo
e l'invisibile incuteva timore.
Etretat era bellezza, era fantasia.
Era poesia...
Stefania Pellegrini ©
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