ATTESE, DI STEFANIA PELLEGRINI
Lunghi s'accavallano i giorni
allineati in fila come soldati
in un discorso carico d'ombre
di parole sospese,
allineati in fila come soldati
in un discorso carico d'ombre
di parole sospese,
d'attese.
Io ti cerco e t'invoco
per il giorno, per la notte.
Non più suoni nè colori
se non ti trovo nei miei silenzi.
Vaga la mente viandante
per sentieri sconosciuti.
A te m'avvicino
come ape si posa sul fiore
poi m'allontano
senza chiedere nulla in cambio.
Io ti cerco e t'invoco
per il giorno, per la notte.
Non più suoni nè colori
se non ti trovo nei miei silenzi.
Vaga la mente viandante
per sentieri sconosciuti.
A te m'avvicino
come ape si posa sul fiore
poi m'allontano
senza chiedere nulla in cambio.
Stefania Pellegrini ©
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