UNA PRIMAVERA BEFFARDA POESIA DI GRAZIA DENARO
Ci viene incontro
una primavera beffarda
di un vuoto torrenziale
colmato solo dall’angoscia
di una voce monocorde
declinata
alla solitudine dei suoni
in questo tempo delle ombre
in cui il gomitolo dei giorni
e la clessidra ristagnano
in un cerchio buio
di meste voci
a cui guardano
occhi di sale e di paura
verso volti scavati
in queste ore arruffate
a scandire tenacia
e perseveranza
non volendo chiudere
l’uscio alla speranza
scevra, quest’anno,
delle bellezze
che la natura elargisce
come fiore di rinascita.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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