URLO by SILVIA COZZI

URLO – SILVIA COZZI

Urlo che squarcia il petto
e l'animo dilania,
che nella sera echeggia
da una città lontana.

Un urlo di terrore,
di corpi massacrati,
di lacrime di sangue,
di ideali violati.

Superflue le parole,
c'è solo smarrimento,
e un'enorme emozione,
di rabbia e di sgomento.

Nel nome di quel Dio,
usato a piacimento,
per seminare orrore
sedando il pentimento,
si distrugge e si annienta,
senza troppo pensare,
imboccando la strada
del piu' perverso male.

E' un urlo che mi squarcia,
silente dentro al petto
che invoca un ideale 
che si perde nel vento.

Lontana la speranza
di un tempo di alleanza,
di pace e di rispetto,
chiamati fratellanza.

Ormai cala la notte,
aleggia la paura,
e' minaccioso il cielo,
più non brilla la luna.

Fantasmi di innocenti
lamentano giustizia,
mentre la morte aleggia 
messaggera mestizia.

La storia si ripete,
inesorabilmente,
ne' vincitori e vinti,
solo un urlo si sente.
S.C.

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