Azzardi e grandi scommesse, Bruno Soro

Bruno Soro
“Io e il mio pubblico ci capiamo benissimo: lui non sente ciò che io dico e io non dico ciò che lui vorrebbe sentire”.
Karl Krauss, Detti e contraddetti, Biblioteca Adelphi 38, Milano 1972 
Non sono un giocatore. Per non correre il rischio di vincere il premio della Lotteria di Capodanno ho perfino sempre evitato di acquistare un biglietto. Ritengo pertanto di avere poca dimestichezza nel trattare il tema degli «azzardi e delle grandi scommesse», conoscendo a malapena il significato economico di termini quali «rischio» e «incertezza», sui quali mi sono già espresso in altre occasioni.[1]

Consideriamo la seguente successione di eventi. Con la dichiarazione di guerra alla Serbia, a seguitodell'assassinio di Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austro-ungarico, Francesco Giuseppe I d’Austria (1914) ha dato avvio alla Prima guerra mondiale, provocando in tal modo l’autodistruzionedel suo Impero e l’esautorazione di coloro che avevano scommesso sull’esito di una facile guerra.Sopravvalutando la potenza economica e militare della Germania, il 1º settembre del 1939, con l’azzardo dell’invasione della Polonia, il dittatore Adolf Hitler ha provocato, pensando di vincerla, lo scoppio della seconda guerra mondiale. L’esito di questa guerra si è rivelato disastroso sia per la Germania, che per l’Europa ed il mondo intero... continua su: http://www.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=21&DOCID=20594

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