Vittorio Zingone: E' sera, Signore

 


Vittorio Zingone: E' sera, Signore


E' sera, Signore;   

Tace la strada, tacciono le piazze,   

Tace persino la campagna  

E in casa mia regna il silenzio piu' sovrano.   

E' ora di rientrare in noi medesimi,   

Di concentrare tutta l'attenzione   

Sul tuo Nome, sul Nome di Maria  

E confidarsi, e chiedere perdono,   

chiedere soccorso per l'ulteriore strada da percorrere.   

E' dolce invocare il Nome tuo, Signore,   

Accostarsi a te e' atto intelligente;   

E' cosa degna e giusta prometter di seguire i tuoi voleri;  

Affidarsi al cuore di Maria e'un investimento   

Che da' copioso frutto    

Per la salvezza della nostra anima.  

Nel silenzio profondo della notte   

Non m'allettan piu' gl'innumeri miraggi   

Che trovo sulla percorsa via;  

Ogni cosa assume il giusto suo valore,  

Ogni cosa mostra i suoi contorni   

E l'utile e l'inutile si mostran quali veramente sono.   

L'anima mia rivolge al suo Signore  

Preci che sgorgano dal contrito cuore   

E scende in essa pace che non ha confronto   

Con ori e con brillanti perituri.  

Solo il Signore degli eccelsi luoghi   

E' il tesoro che non arrugginisce mai,  

Il tesoro che nessun nemico potrà mai rapir dal cuore.

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