Una poesia di Maurizio Donte
by, Maurizio Donte
Diradan l'ombre e del mattino intorno
ritornan luci a splendere sul mare,
ed io da solo andrò piangendo amare
lacrime per l'amor perduto un giorno.
ritornan luci a splendere sul mare,
ed io da solo andrò piangendo amare
lacrime per l'amor perduto un giorno.
E col pensiero, ricordando, torno
a quegli anni in cui tempo era d'amare,
ma non fu dolce la vita, e ben rare
furon le volte in cui il sorriso attorno
a quegli anni in cui tempo era d'amare,
ma non fu dolce la vita, e ben rare
furon le volte in cui il sorriso attorno
si mosse alla speranza. Nel dolore,
cantando solitario, me ne andai
in luoghi dove di me si perdesse
cantando solitario, me ne andai
in luoghi dove di me si perdesse
traccia, sperando che nessun vedesse
il turbamento che portavo in cuore.
Tu sei lontana da me come mai
il turbamento che portavo in cuore.
Tu sei lontana da me come mai
prima e lo resterai
per sempre, donna che amai inutilmente:
di te non resta nulla nella mente,
per sempre, donna che amai inutilmente:
di te non resta nulla nella mente,
se non una sorgente
di ricordi che sgorgano e a morire
vanno nella certezza del soffrire.
di ricordi che sgorgano e a morire
vanno nella certezza del soffrire.
Maurizio Donte
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