Intervista alla poetessa Miriam Maria Santucci - a cura di Mattia Cattaneo
Alessandria Post è lieta di pubblicare un intervista in esclusiva per il blog, alla poetessa Miriam Maria Santucci a cura di Mattia Cattaneo.
1) Ciao Miriam. Vuoi dirci chi sei e cosa fai nella vita?
Sono un’emigrante! Nata nelle Marche e cresciuta in Umbria, mi sono poi trasferita con la famiglia in Lombardia (Legnano) nel 1962 e ho cominciato a partecipare a concorsi di poesia. Mi sono diplomata a Milano alle Magistrali e ho subito iniziato a lavorare in redazione presso una nota casa editrice milanese. Mi sono iscritta ad un corso di laurea di “Assistente sociale“ che poi ho terminato in Brasile, a Sao Paulo, dove nel 1970 ho seguito mio marito che, per motivi di lavoro, vi si era trasferito. ho svolto per un breve periodo l’attività di correttrice di bozze presso un giornale locale dedicato alla folta comunità italiana. Gli avvenimenti della vita mi hanno portato poi nuovamente in Italia e ancora una volta in Brasile, questa volta a Curitiba, Paranà. Qui ho svolto l’attività di coordinatrice e insegnante dei Corsi di Lingua Italiana presso la locale Dante Alighieri, in cui ho fondato un coro a scopo didattico, partecipando però anche a varie manifestazioni culturali. In seguito ho fondato il mio proprio Centro di Cultura Italiana ”Integrato”, allo scopo di intensificare e integrare le due culture tra “Italia/Brasile”.
Rientrata definitivamente in Italia nel 1993, mi sono dedicata quasi totalmente alla mia famiglia.
Con l’emigrazione la vena poetica si era del tutto assopita. Nel 2014, dopo 44 anni, si è ridestata ed ho ripreso ad esprimere i miei sentimenti attraverso la poesia.
2) Nella tua vita hai viaggiato molto, per lavoro, per la famiglia. Cosa rappresenta per te il viaggio?
Il viaggio rappresenta una scuola di vita, nuove emozioni, una costante ricerca di nuovi orizzonti e di nuove certezze.
3) Hai ricevuto prestigiosi premi. Ce n’è uno in particolare a cui sei legata?
Da giovane ho vinto due premi nazionali di poesia:”Trofeo penna d’oro” e “Il campanellino” (1963), concorsi organizzati da case editrici. Da adulta, emigrata in Brasile, ho ottenuto vari riconoscimenti per le mie attività culturali, tra i più importanti: “Certificato di Onore al Merito” della città di Curitiba, Stato del Paranà (Brasile), “Certificato di Onorificenza della Dante Alighieri di Curitiba” e cito per ultimo quello a cui sono particolarmente legata, l’onorificenza di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana” (1993), per il mio contributo alla diffusione della cultura italiana in Brasile.
4) Hai scritto tre libri, "Le Impronte della Vita" , " Il Sentiero del Destino" e "La Luce dei Pensieri". In cosa si somigliano e in cosa no questi tre libri?
Si somigliano in quanto in tutti c’è una buona parte dei miei ricordi, delle innumerevoli sensazioni vissute attraverso esperienze di vita. Direi che sono tre volumi che seguono un filo conduttore di emozioni e di avvenimenti. E’da notare che il primo volumetto “Le Impronte della Vita” si discosta dagli altri due in quanto, oltre alle poesie, comprende un DVD con illustrazioni, musiche e recitazioni, fatte ad hoc per ogni poesia. Questo volumetto con DVD è stato adottato dalla Dante Alighieri di Curitiba, come supporto didattico all’insegnamento della Lingua Italiana.
“Il Sentiero del Destino” e “ La Luce dei Pensieri” differiscono tra loro in quanto il secondo, oltre a poesie, comprende anche varie mie citazioni.
5) Hai degli autori di riferimento cui t’ispiri quando scrivi?
Amo i poeti classici e tra tutti prediligo il Pascoli ma seguo molto il mio proprio stile.
6) Cos'è per te oggi la poesia?
E’ un momento di raccoglimento, di riflessione. E’ un momento in cui vedo passare i ricordi della mia vita e gli avvenimenti dell’attuale realtà ed è un modo di “fissarli” sulla carta come scatti fotografici.
7) Ci sono dei progetti futuri?
La vita che mi circonda è sempre stata la maggior fonte d’ ispirazione e mi sta dando lo spunto per un nuovo volumetto.
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