Sguardi feroci, Loredana Mariniello


Non riesco a liquefar
l'eco di sguardi feroci,
amor che amor mi taci
ti neghi e ti nascondi
dietro parole che non dici,
tanto è il timore di un sentimento
che non pronunci.
Non sei l'immagine gioviale
che nel mio sogno
ho dipinto a tinte vivaci,
e non riceve
risposta questo mio
lacrimevole canto,
eppur ti sento volteggiare 
come un coriandolo
mosso dal vento
e sconfessare lesto il mio pianto !
Ti ho segregato in un incontro di occhi,
forgiato il calco del tuo volto
nel vetro lucido di tutti gli specchi
e registrato la tua voce
nei miei assuefatti orecchi,
trasposta la passione
tra righe di rime e scarabocchi.
Asse dei miei pensieri,
centro dei miei desideri,
lascia un'impudica impronta
su questa pelle candida.

Stringi fra le tue dita
una vita appena incominciata,
mentre con fior d'inchiostro
ti vergo l'anima,
con le tue mani sfiora e colora
questa gemma pallida !
Non si mortifica una poesia timida
se mendica un'emozione
che non sia più gelida,
è anzi prodiga di vermigli petali
ogni metafora che avvolge il risveglio
di una florida favola !
Disvela i sensi ad una primavera provvida,
deflora la speme di un giubilo grido
che follemente in me s'agita !



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