È tenera la notte, Miriam Piga


È tenera la notte
quando scalza di stelle,
graffia con foga
l'albore e le prime luci.
Come una gatta
si atteggia la notte,
struscia sull'asfalto
l'ultimo refrigerio
che dona l'estate.
L'anima si trincera
e sa quanto basti
ascoltare il silenzio
che borbottano i muri,
l'amaro del caffè
e i pensieri a digiuno.
Il sogno scordato
che riaffiora in quell'angolo
di cuore scavato.

L'intimità della casa,
il profumo di pelle
che odora di faggio
e nell'espressione
che immortala una foto
ancora il ricamo,
la vecchia tenda di lino
che fa i conti col tempo,
con il ricordo.
Fa i conti col vento
a riverniciare il riflesso
che s'agita sul vetro.
Faccio i conti con me
e reggo sull'aratro del dopo,
il cesto di giorni vuoti,
l'attesa d'essere riempiti.
Miriam Piga
24/06/2017


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