‘Città Futura’ per Rita Rossa

Il Direttivo dell’associazione “Città Futura” di Alessandria
In presenza della conoscenza, della consapevolezza e memoria delle ragioni che hanno causato il dissesto del Comune di Alessandria non ci dovrebbero essere dubbi sul risultato del ballottaggio di domenica 25 giugno, fra la candidata sindaco del centrosinistra e quello del centrodestra. Il confronto, infatti, è tra chi, la giunta Fabbio, nella consiliatura 2007-2012, ha falsificato i bilanci del Comune ed è stato condannato per danno erariale, ha portato al fallimento le principale società partecipate dell'Ente, nominando ai vertici incompetenti o, peggio, figure oggi pluricondannate, ha inquinato con amianto il Teatro comunale, e chi, la giunta Rossa, tra il 2012 e il 2017, li ha risanati, riportando ordine e trasparenza nei conti pubblici, ha difeso i posti di lavoro e salvato le aziende, ha provveduto a bonificare l’intero complesso riaprendo le sale ristrutturate. E se oggi l’ex sindaco non è presente lo è solo in ragione del fatto che è stato costretto a dimettersi e, in quanto condannato, non è candidabile.
Ma la situazione non si presenta così lineare. L’Amministrazione che in questi ultimi cinque anni si è fatta carico di riparare ai disastri causati in precedenza ha dovuto lesinare le risorse per l’ordinaria manutenzione della città e, in particolare, dei sobborghi, adeguare le tariffe per rispettare le norme della legge del ‘dissesto’, fare i conti con i disservizi delle aziende per la raccolta dei rifiuti e il trasporto pubblico che sono fallite e, con comprensibile difficoltà, hanno proseguito e ripreso  l’attività. E tutto ciò ha, inevitabilmente, determinato lamentele e critiche specie in chi, con superficialità, si è dimenticato di imputare tali effetti ai veri responsabili.

L’aver riportato la spesa corrente sotto controllo e i bilanci dell’Ente al rispetto delle impegnative normative nazionali ha, però, consentito alla Giunta Rossa di accedere a risorse che hanno permesso, nell’ultimo periodo, la realizzazione di opere significative, insieme ad una ripresa di generale manutenzione del territorio. La rotonda che ha reso fluido il traffico ai piedi del cavalcavia per il Cristo, con annessa la pista ciclabile, il rifacimento di piazza santa Maria di Castello e di viale XX settembre, insieme al nuovo ponte che ha ripristinato il collegamento della città con la Cittadella, risultano gli interventi più importanti e apprezzati dalla maggioranza dei cittadini. Così come la riapertura, anche se parziale, del Teatro e l’aver meglio valorizzato il mosaico di “Severini” in piazza della Libertà. Se a ciò aggiungiamo gli importanti investimenti destinati dal Governo e dalla Regione per la nostra Fortezza e quelli legati ai progetti per la Fraschetta vediamo che questa Consiliatura non rivendica solo tra i risultati il risanamento, ma può vantare una progettualità che prevede e pretende una continuità amministrativa; nell’interesse primo della comunità alessandrina.
I risultati del primo turno, oltre ad una preoccupante bassa affluenza (55,69%), hanno registrato il risultato inferiore alle attese e ai sondaggi del Movimento 5S che ha, sostanzialmente, ripetuto i dati del 2012 (12,32%). In testa la candidata del centro sinistra (31, 99%) con un margine di vantaggio inferiore ai 700 voti sul centro destra (30,31). Quarto e significativo, anche se inferiore alle aspettative dei proponenti, il ‘Quarto polo’ di Oria Trifoglio (11,54%). A seguire Locci (8,21), Ivaldi (3,98), Miraglia (1,2) e Campana (0,49). Nei giorni che hanno seguito il voto mentre il candidato del centro destra ha ricevuto l’endorsement di Locci, anche senza apparentamento, è mancato, alla candidata di centrosinistra, un analogo pronunciamento di Ivaldi, vi è stato il positivo appoggio dei Verdi, ma il Quarto polo si è, in un primo momento, pronunciato per la ‘libertà di voto’.
Una decisione che abbiamo ritenuto sbagliato e difficile da condividere e accettare da parte di chi, in quel gruppo, professa posizioni e valori di sinistra, democratici, solidali e antifascisti. Per questo si sono auspicate prese di posizioni esplicite da parte di coloro che, avendo sollevato critiche motivate nei confronti dell'attuale Amministrazione e avanzato proposte per superare limiti che, sicuramente, ci sono stati, intende, però, preservare il Comune di Alessandria da un ritorno alla guida della destra e dei leghisti; un ritorno che segnerebbe un arretramento esiziale per questa nostra città. Per l’insieme di queste ragioni consideriamo opportuno e positivo il ripensamento di Oria Trifoglio e delle tre liste che l’hanno sostenuta; un approfondimento che ha portato il Quarto polo ad accettare, con una intesa politico-programmatica, l’apparentamento con la candidata del centrosinistra.

Naturalmente all’impegno sottoscritto dovrà adesso seguire analogo impegno nel voto e una mobilitazione negli ultimi decisivi giorni della campagna elettorale perché l’esito non è assolutamente scontato e i rischi denunciati rimangono tutti. Per quanto ci riguarda, la storia, i valori, i principi di riferimento e la riconosciuta autonomia della nostra Associazione, permettono a “Città Futura” un pronunciamento senza ambiguità per la candidata sindaca del centrosinistra Maria Rita Rossa.

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