Cinque Stelle, cronaca di una débâcle annunciata
La doccia gelata ricorda quella del 2013, quando i
Cinque Stelle crollarono nelle città dopo aver incassato il 27% alle politiche.
Ma la sconfitta di ieri - con il Movimento fuori dai ballottaggi in tutti i
principali comuni e con i big in silenzio fino a stamattina - è più cocente e
già si leggeva sul volto cupo di Beppe Grillo al seggio nella sua Genova.
Perché quattro anni fa si poteva incolpare la stampa, la giovane età del M5S,
l'imparagonabile investimento economico degli altri partiti nei territori. Oggi
no. La responsabilità va cercata in casa, in quella ragnatela di giravolte e
divisioni nella quale i grillini sono rimasti impigliati. Finendo per
annacquare la propria presunta (e sbandierata) diversità. E per trasformare
l'elettore mobile in un figliol prodigo tornato ai lidi originari, soprattutto
a destra. Continua a leggere….
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