NOTE STONATE, DI STEFANIA PELLEGRINI
Tornavo nella sera,
nubi caricavano l'orizzonte
minacciose, cupe.
La luce grigia dell'autunno
incombeva astiosa.
L'avevo attesa come
alla sera la luna.
Rubiconda e perlata idea
ammantata dei veli
del perdono,
dolce nettare d'un sorriso,
palpabile rugiada
sulla pelle ambrata.
Ronzavano nella stranulata luce
api come impazzite,
note stonate si rincorrevano
nella mente nuda.
Il vento spazzava via
le foglie accartocciate,
l'ultima speranza
mancava i passi della sera.
Stefania Pellegrini ©
nubi caricavano l'orizzonte
minacciose, cupe.
La luce grigia dell'autunno
incombeva astiosa.
L'avevo attesa come
alla sera la luna.
Rubiconda e perlata idea
ammantata dei veli
del perdono,
dolce nettare d'un sorriso,
palpabile rugiada
sulla pelle ambrata.
Ronzavano nella stranulata luce
api come impazzite,
note stonate si rincorrevano
nella mente nuda.
Il vento spazzava via
le foglie accartocciate,
l'ultima speranza
mancava i passi della sera.
Stefania Pellegrini ©
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