COME LA LUCE, DI STEFANIA PELLEGRINI
Lo vidi venire a me
come la luce
che il primo mattino
rompe il buio della notte
e spazza via le ombre.
Quale bagliore infuocò
l'attimo.
La grazia sciolse remore,
la passione
s'aprì al cuore mio.
Vestì i giorni miei
di un fascino
avvolgente, prorompente.
Fu gemma fragile
da proteggere, amare,
poi onda impetuosa
frangente di scogli
e riflusso di mare
quando carezza la sabbia.
Fu granello gelosamente
custodito nella mano.
Brezza marina sul mio corpo,
audace, leggera.
Fu brivido che attraversa
le reni
e pioggia e tramontana raggela.
Fu sogno appassito
di rosa ammaccata
dalla grandine
e
precocemente spogliata.
Stefania Pellegrini ©
come la luce
che il primo mattino
rompe il buio della notte
e spazza via le ombre.
Quale bagliore infuocò
l'attimo.
La grazia sciolse remore,
la passione
s'aprì al cuore mio.
Vestì i giorni miei
di un fascino
avvolgente, prorompente.
Fu gemma fragile
da proteggere, amare,
poi onda impetuosa
frangente di scogli
e riflusso di mare
quando carezza la sabbia.
Fu granello gelosamente
custodito nella mano.
Brezza marina sul mio corpo,
audace, leggera.
Fu brivido che attraversa
le reni
e pioggia e tramontana raggela.
Fu sogno appassito
di rosa ammaccata
dalla grandine
e
precocemente spogliata.
Stefania Pellegrini ©
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