Legge elettorale, Alfano: “Sbarramento non è un problema. Ma impazienza Pd per tornare a Palazzo Chigi costerà caro”
Tutti d'accordo
sulla soglia del 5% prevista dal modello tedesco, tranne Area Popolare, anche
se il ministro delle Finanze sminuisce la questione: "Ce la faremo lo
stesso". E attacca Renzi: "Noi siamo anche pronti a prendere in
considerazione questa legge ma non come oggetto di mercanzia per portare il
paese alle urne in piena legge di stabilità"
L’un contro l’altro armati, sulla soglia di
sbarramento. Mentre Angelino Alfano boccia senza attenuanti quel 5% previsto
nel sistema tedesco che rischia di tenerlo fuori dal Parlamento, Silvio
Berlusconi non solo conferma l’intenzione di Forza Italia di sostenere
l’accordo sulla nuova legge elettorale, ma dice anche che, se fosse per lui,
sarebbe meglio addirittura uno sbarramento all’8%. Una soglia irraggiungibile per
il partito di Alfano, forse anche in coalizione con altre realtà centriste. Che
sia 5 o 8%, resta il fatto che al ministro degli Esteri il modello tedesco non
conviene. Alfano però non lo dice e preferisce evocare altre questioni legate
alla possibilità di voto anticipato. “Non abbiamo posto la questione della
soglia, ma una questione di principio sulla legge elettorale, perché ci uniremo
ad altri e supereremo la soglia del 5%” dice il titolare della Farnesina,
sottolineando che “ci sono tante forze politiche e persone della società civile
che ci hanno dato disponibilità ad aggregare una coalizione liberale popolare
che supererà la soglia, se sarà quella”. E se non sarà quella? Si vedrà. In tal
senso, infatti, da sottolineare il pensiero di Berlusconi. Alcuni giornali
“hanno sostenuto che Berlusconi è in disaccordo con la soglia di sbarramento
del 5 per cento – fa sapere – È esattamente il contrario, fosse per me la
porterei all’8 per cento”. Continua a leggere…….
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