Nella piana di Amarna il faraone Onuris ama stabilire la sua elegante residenza, indiscussa, naturalmente per solidità ed eleganza.Infatti è immersa in ampi e verdi cortili rettangolari, ravvivati dal turchino d’una piscina in cui sguazzano pesci variopinti, alla mercè di vistose piante acquatiche.
L’atmosfera vivacissima nelle ore del giorno, si tinge di mistero, nelle ore del buio, velato di sussulti e aliti arcani , che rendono ancora più intriganti i respiri di quegli ambienti.
E’ Nefret la ragazza enigmatica, che da qualche giorno s’addentra fra le stanze della suntuosa dimora e Onuris, che ne ha notato la presenza, per l’indicibile bellezza , cerca di sondare il terreno, circa notizie che la riguardano,rimanendo il più possibile nell’anonimato.
L’entourage del sommo, rende noto allo stesso,che la donna è una delle ancelle addette al controllo delle stanze e al riordino dei papiri, riguardanti trame ataviche e tracce di mappe astronomiche, in corso di aggiornamento.
In una sera particolare, in cui l’acqua del Nilo è bassa, e un vento di tramontana fa sentire il suo sibilo, fino all’udito di Onuris, questi si sente pervaso da un incomprensibile inquietudine, che rende agitate e schiuse le sue palpebre….come se una invincibile contrasto, gli impedisse un sonno tranquillo…
Il re, allora, si avvicina al tavolo per bere una morbida tisana, che col suo calore renderà più facile il rilassamento delle ore notturne….ma quando cerca di allungare il braccio, per afferrare la bevanda, una mano, lo trattiene,accarezzandolo con dolcezza, e con voce suadente. Narra di essere lo spirito di Isis, la figlia morta dopo poche ore dalla nascita. L’eterea fanciulla, afferma, di voler incarnarsi in una delle donne che si addentrano nella residenza, per riprendere, il posto e l’autorità che le spettano, e che le sono sfuggite di mano per la morte prematura.
Onuris è quanto mai sbigottito, per l’incredibile evento, e certo che si tratti di un’allucinazione, si corica, cercando di non dare importanza all’accaduto. Isis insiste, e sedendosi accanto al padre, inizia a parlargli con un tono quasi trascendente, indicando in Nefret, la persona in cui lei immedesimerà il suo spirito.
All’alba il faraone si sofferma con gli scribi per delle missive importanti, quando ecco comparire, bellissima, negli abiti smaglianti, Nefret….subito Onuris torna col pensiero a quanto accaduto la sera prima, ma cerca di convincersi, che ha sognato e chiede udienza alla donna non appena lui avrà congedato gli amanuensi.
Nefret è ragazza dolcissima, e affascinante, e il re è quasi rapito dal suo raffinato porsi e dalla sua voce aggraziata,mentre lei lo aggiorna sul significato di complicati geroglifici, riportati sugli antichi papiri.
Ma inaspettatamente, mentre la donna sta esprimendo il suo dire, muta il timbro di voce, assumendone un altro, assai cupo e velato, e iniziando a muoversi lentamente… indi si rivolge al sovrano in modo del tutto anomalo, facendo chiaramente capire che non è altri che Isis, che si è introdotta nel corpo di Nefret, prendendone le sembianze.
La ragazza fa capire chiaramente al padre che intende portare avanti, in modo definivo, la situazione, ma cercherà di non farlo intendere, al resto dei presenti, nella regia dimora.
Il suo scopo è quello di riappropriarsi di una vita, che le è stata negata sul nascere, per via di una malformazione…ma il suo spirito ha continuato a vivere ed è carico di energia.
Il sovrano è sconcertato, dalla rivelazione di Isis, e molto pensieroso si rivolge, al sacerdote, suo fedele consigliere, e amico,per avere un parere sulla situazione e su che tipo di atteggiamento assumere per l'occasione.
Naturalmente il religioso rende noto al sovrano che nessuno si può impossessare della vita d’un'altra creatura, tanto più che ormai sia stato designato alla tenebra, quindi dona al re un manoscritto, con una formula, che il sovrano dovrà recitare, alla presenza di Isis, per farla tornare nella dimensione remota da cui è venuta.
Così, suo malgrado, e molto combattuto, Onuris decide di optare per la soluzione proposta dal religioso, e non appena Isis è alla sua presenza, recita “il dictat” per farle lasciare il corpo di Nefret…immediatamente la ragazza inizia a tremare, poi innalza un acuto gemito e cade a terra svenuta.
Soccorsa e curata dai medici, dopo molte ore, riprende conoscenza e con grande sollievo del re, la ragazza ha la voce di Nefret, che è ritornata perfettamente lucida nel suo corpo.
Trascorrono molti giorni e non ve ne è uno in cui Onuris non pensi a Isis e le dedichi profondi pensieri affettuosi, anche se fortemente rammaricato per le sue decisioni.
Ma è in un dì fatale, durante un viaggio del faraone sul Nilo, che d’un tratto, il fiume comincia ad agitarsi e ad elevare onde altissime, che fanno sobbalzare l’imbarcazione…l’equipaggio precipita rovinosamente in acqua, ed è quel punto che si sente la voce di Isis inferocita, perché è stata fatta tornare, contro la sua volontà, dove non c’è luce, e, per vendetta, attirerà nella tenebra lo spirito paterno e quello di Nefret, perché soffrano in eterno nella dimensione del buio e della solitudine.
@Silvia De Angelis
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