Qui c'è troppo poco personale per poter prevenire i tumori
Alessandria | 25/11/2014 — Se solo si avesse a disposizione una strumentazione adeguata, unita alla possibilità di disporre di più personale medico, certamente si potrebbe migliorare la campagna di prevenzione per i tumori all’intestino, nella certezza che, se intercettato in tempo, il cancro può essere sconfitto.
Ecco perché un po’ di soggetti hanno unito gli intenti al fine di raggiungere la ragguardevole cifra di 170.000 euro, che è quanto serve per dotare l’ospedale di Alessandria di un macchinario per effettuare lo screening, oltre che per finanziare gli addetti al suo funzionamento.
L’obiettivo se l’è dato l’Unpli, ossia l’associazione delle Pro loco della provincia. Purtroppo non tutto è andato per il verso giusto. «Abbiamo fatto un conto: 170 Pro loco che devolvano mille euro a testa. Poi però ci siamo scontrati con una realtà che non è così rosea come le previsioni». È quanto dice Bruno Ragni, presidente dell’Unpli provinciale. Che sia un po’ rammaricato lo si può capire; che non voglia demordere anche.
L’obiettivo se l’è dato l’Unpli, ossia l’associazione delle Pro loco della provincia. Purtroppo non tutto è andato per il verso giusto. «Abbiamo fatto un conto: 170 Pro loco che devolvano mille euro a testa. Poi però ci siamo scontrati con una realtà che non è così rosea come le previsioni». È quanto dice Bruno Ragni, presidente dell’Unpli provinciale. Che sia un po’ rammaricato lo si può capire; che non voglia demordere anche.
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