Spettacolo: La nuova serie Netflix ispirata a Lidia Poët, la prima avvocato donna in Italia
Cinzia Perrone
Il prossimo 15 febbraio parte la nuova serie su Netflix ispirata alla figura di Lidia Poët, con una sempre più richiesta Matilda De Angelis.
Ma chi è stata e cosa ha rappresentato nella Storia questa straordinaria donna?
Lidia Poët è stata una delle prime donne a laurearsi in giurisprudenza e la prima donna a svolgere la professione di Avvocato, in Italia. Ricordare e raccontare la sua storia è un tributo ad una donna che, mossa dalla passione per il proprio lavoro e dalla determinazione nel raggiungere i propri obiettivi, ha saputo sfidare un mondo che, all’epoca, era esclusivamente maschile aprendo la strada al riconoscimento per le donne di diritti che, un tempo neanche troppo remoto, erano di esclusiva titolarità dell’uomo e da cui le donne erano escluse.
Nel 1881, Lidia si laurea col massimo dei voti alla facoltà di giurisprudenza di Torino. Dopo due anni di pratica legale, supera l’esame di abilitazione e presenta all’Ordine degli Avvocati la domanda per essere iscritta all’albo degli Avvocati e dei procuratori legali.
In assenza di norme che escludessero le donne dalla professione di Avvocato, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino iscrive la Poët, prima donna in Italia, all’albo degli Avvocati (con 8 voti favorevoli e 4 contrari). La Corte d’Appello di Torino, tuttavia, su ricorso del Procuratore Generale del Re annulla l’iscrizione sull’assunto che la professione forense fosse un pubblico ufficio e come tale vietato alle donne. Anche la Cassazione, successivamente adita dalla Poët, conferma l’esclusione delle donne dalla professione di avvocato.
Lida, di fronte ad una situazione di fatto giuridica e legislativa che escludeva le donne – in quanto donne – dall’avvocatura non si arrende e continua, senza titolo, a lavorare presso lo studio legale del fratello battendosi per i diritti dei soggetti più vulnerabili, minori e donne.
Grazie al movimento delle donne, nel 1919 il Parlamento approva la legge che ammette le donne ad accedere ai pubblici uffici, ad eccezione della magistratura, e Lidia all’età di 65 anni, finalmente, diventa Avvocato. La prima, in Italia: “Le donne sono ammesse, a pari titolo degli uomini, ad esercitare tutte le professioni e a coprire tutti gli impieghi pubblici, esclusi quelli che implicano poteri pubblici giurisdizionali o l’esercizio di diritti e di potestà politiche, o che attengano alla difesa militare dello Stato”.
Oggi, in Italia, le donne avvocato sono il 48% con un costante aumento negli ultimi anni.
Grazie Lidia.
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