Giorni, di Maria Rosaria Teni

Giorni

Giorni pervasi di malinconia, giorni che si frantumano su pensieri e immagini sfocate e che rivelano cocci di rimpianto…
A volte una pagina può rappresentare quel tappeto da cui si raccolgono questi piccoli residui di vita che restano dopo tanti attimi, dopo ore lunghe o brevi, dolorose o liete, vissute o sognate…
Giorni in cui vorresti che il tempo fosse rimasto cristallizzato a quell’istante, impresso in una retina virtuale da cui non si può cancellare nulla…
Giorni in cui il dolore è stato così forte da desiderare un vento impetuoso per spazzare via tutto, in un rapido balenare di follia, in un volteggiare imbizzarrito da cui non si esce che tramortiti…
Giorni che si avviluppano su scorci di momenti che sfumano e raggiungono un cielo che non ha confini…
Giorni che sono onde, sussurri e voci in un mare liquido di emozioni che non si toccano ma si vivono o forse si sognano, perché cosa altro è la vita se non un sogno?

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