Rugby, l'Italia rinuncia anche alla candidatura per i Mondiali del 2023
Dopo la rinuncia
alla candidatura olimpica, la federugby decide di ritirarsi anche dalla corsa
per i Mondiali
28 SETTEMBRE
2016 - MILANO
Dopo il no del Comune di Roma alla candidatura alle
Olimpiadi 2024, l'Italia rinuncia alla corsa per organizzare il Mondiale di
rugby del 2023. Lo annuncia la Fir, parlando di decisione presa «a seguito
delle consultazioni degli ultimi giorni con la presidenza del Consiglio dei
Ministri e con il Coni». «Da sempre strettamente collegata a quella di Roma
2024, la candidatura alla Rugby World Cup 2023 non ha più le condizioni per
proseguire», ha detto il presidente Federugby, Alfredo Gavazzi.
MARCIA INDIETRO
— Rispetto
a quella per i Giochi, la proposta di ospitare in Italia la Coppa del Mondo di
rugby era in fase più avanzata. L’annuncio ufficiale era stato dato nel
dicembre 2014; nel giugno scorso, infatti, la Fir aveva ulteriormente
confermato la propria candidatura, ultimo step in vista dell’assegnazione, in
programma nel maggio prossimo. Ad agosto, poi, la Fir aveva comunicato i 12
stadi per il Mondiale 2023: Olimpico e Flaminio di Roma, Meazza di Milano,
Olimpico di Torino, Ferraris di Genova, Franchi di Firenze, Dall’Ara di
Bologna, Friuli di Udine, Euganeo di Padova, San Paolo di Napoli, San Nicola di
Bari e Barbera di Palermo. Rispetto alla lista per il torneo di calcio di Roma
2024, la sola variazione riguardava Padova, più baricentrica nel Veneto rugbistico,
al posto di Verona. Rimangono in ballo, quindi, Francia, Irlanda e Sudafrica.ia
alla candidatura olimpica, la federugby decide di ritirarsi anche dalla corsa
per i Mondiali. Continua a leggere….
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