Rischio chiusura alla Lamp Ariflex, proclamato sciopero ad oltranza


I sindacati Cgil, Cisl e Uil e i lavoratori hanno dichiarato sciopero ad oltranza alla Lamp Ariflex di Spinetta Marengo dopo aver appreso la decisione della cessazione delle attività dello stabilimento “nonostante le promesse e gli impegni assunti in sedi istituzionali”
ALESSANDRIA – Sciopero ad oltranza e assemblea permanente per i 56 lavoratori della Lamp Ariflex (ex Comital), azienda specializzata nella produzione di imballaggi flessibili in alluminio per i settori alimentare, farmaceutico e cosmetico, con uno stabilimento a Spinetta Marengo. La notizia arriva come una doccia fredda dopo un incontro che si è tenuto nella sede di Confindustria oggi, mercoledì 26 novembre. 
“Appresa la decisione, nonostante le promesse e gli impegni assunti in sedi istituzionali di sviluppo e ulteriore incremento occupazionale, di cessare l'attività per lo stabilimento di Spinetta Marengo, l'assemblea dei lavoratori, riunitasi dopo l'incontro (nella foto), ha deciso lo sciopero ad oltranza con l'assemblea permanete”, dicono i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Solo un anno fa, l'azienda aveva annunciato investimenti e l'assunzione di nuovo personale, pur dicendosi preoccupata dello stato di manutenzione dei tetti dello stabilimento sui quali erano stati applicati pannelli fotovoltaici. Problema, poi, che sembrava essere stato risolto. 
I lavoratori la Rsu e le organizzazioni sindacali “metteranno in campo tutte le iniziative necessarie al fine di garantire la
continuità produttiva e occupazionale di uno stabilimento storico del nostro territorio”, assicurano.
L'azienda aveva infatti richiesto l'avvio della procedura del concordato liquidatorio. "Per noi è stata una comunicazione improvvisa e inspegabile. Oltre tutto l'azienda risultava aver un fatturato considerevole nel 2013, ma nulla è stato investito. E ora ci dicono che l'azienda chiude? Oltre a non aver pagato i fornitori, sembra che da domani l'azienda stacchi la corrente elettrica. Fatto che, se accadesse, metterebbe a forte rischio tutta la zona, in quanto non scaterebbe l'impianto anticendio e in stabilimento sono stoccati solventi e vernici", spiega Alberto Pastorello di Uilm. I sindacati hanno chiesto immediatamente l'apertura di un tavolo istituzionale.  
26/11/2014

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