COSA RIMANE, DI STEFANIA PELLEGRINI

 


Cosa rimane tra il vostro passare
e il mio rimanere,
di giorni bianchi di neve,
di sorrisi baciati dal sole.
Son senza gioco i fiocchi
nella risacca dei sogni,
scivola la luce
mentre sfoglio il vostro nome
e l'ombra traspare
tra pagine sbiadite - lontane.
La memoria ha briciole
che perde tra le mani
e tracce di radici
in cerca dell'origine.
Quanto vorrei il fiore di certe albe,
udire il vagito
di un giorno lasciato
e chiuderli in una tazza
per poterli riassaporare.
Curioso il passato,
se lo incontro
poco tradisce della sua anima,
e mi lascia spaesata
a cercarlo nello specchio.

Stefania Pellegrini ©

Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.

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