Nel borgo del fantasy: Creature mitologiche:le Amazzoni



                                                                                          
Sulle Amazzoni, mitiche figure di donne guerriere, con l’andar dei secoli sono fiorite un'infinità di leggende e di nozioni, molte volte campate in aria.

Anche il nome greco, Amazon, è di dubbia etimologia.

Si narra che le guerriere si mutilassero la mammella destra, con lo scopo di tendere al meglio l'arco durante i combattimenti a cavallo e durante le battute di caccia.

Non si sa di preciso da che luogo provenissero e nemmeno dove vivessero, si sa soltanto che sono molti i popoli che si fregiano della paternità della loro leggenda e della loro allocazione. 

                                       

Città importanti dell'Asia Minore come Efeso e Smirne attribuivano alle Amazzoni le loro fondazioni.

Per tradizione, le donne guerriere venivano governate da due regine, una della pace, politica interna, e una della guerra, politica estera. Tra i nomi più conosciuti ci sono Myrina, Ippolita e Pentesilea.

Secondo lo storico Strabone le Amazzoni si accoppiavano due volte all'anno con gli uomini di un villaggio vicino e con il solo scopo di generare figli.                                



Anche la sorte della prole non è molto chiara e varia secondo le diverse leggende. Strabone racconta che i maschi venivano restituiti ai rispettivi padri, mentre, in un altro mito, si narra che i neonati venivano uccisi o mutilati rendendoli inabili ai combattimenti. Le femmine nate da quelle unioni venivano cresciute e addestrate alle armi e alla caccia proprio come le madri.

Le Amazzoni avevano formato una collettività del tutto matriarcale e per questo motivo erano considerate nemiche dei greci in quanto, in una società del tutto maschilista come quella greca, non era per niente concepibile una realtà politica, sociale e antropologica come quella che le guerriere avevano costituito.

Le Amazzoni erano un popolo bellicoso, la cui principale attività era la guerra.                                            Combattevano soprattutto a cavallo e da qui è derivato il termine amazzone, che in italiano sta a indicare una donna cavallerizza.

Oltre a Marte, il Dio della guerra, veneravano Diana, la dea della caccia.

Ercole, Eracle per i greci, le affrontò in una delle sue fatiche, quando Euristeo gli ordinò di impadronirsi della cintura magica, che donava forza alla regina Ippolita. Collaborò all'impresa il mitico Teseo, re di Atene, il quale avrebbe rapito la regina amazzone.

Per vendetta le donne guerriere assediarono la città dell'acropoli, ma sarebbero state sconfitte dallo stesso re di Atene.


                                                      

Nella mitica guerra di Troia  viene narrato di un intervento delle Amazzoni in favore di Priamo.

Pentesilea, la regina che le guidava venne uccisa da Achille. L'eroe leggendario di quella  guerra e, protagonista dell'Iliade, pianse accanto alla Amazzone morente, commosso e affascinato dalla bellezza statuaria della regina guerriera. 


                                                                                        



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