Nel borgo del fantasy: Creature mitologiche: il Basilisco




Il Basilisco è una creatura mitologica che alcune leggende descrivevano come una lucertola lunga all'incirca una ventina di centimetri.
Raffigurato in questo modo sembrerebbe trattarsi di un simpatico e innocuo animaletto ma, in realtà , la descrizione completa risulta inquietante.
Si narra infatti che il Basilisco avesse la testa e le zampe di un gallo, piccole ali membranose sulle spalle e una lunga coda di serpente e che avesse il potere di uccidere con il solo sguardo o con un soffio velenoso.
Nei mitici racconti, si favoleggia addirittura, che fosse in grado di uccidere trasmettendo il suo tocco letale anche attraverso gli oggetti e che il suo sguardo pietrificasse o incenerisse gli sventurati che incontravano i suoi occhi. A  proposito del tocco è nota la leggenda di un un cavaliere morto in sella al suo destriero a causa del veleno trasmesso dal  Basilisco attraverso la lancia che lo aveva ferito.


Questa creatura annoverava due soli nemici, di cui uno era la donnola, che tra l'altro moriva anch'essa dopo averlo morso alla gola, mentre l'altro era il gallo, il cui canto sembra gli risultasse fatale.
Le leggende narrano che l'essere umano riuscisse a sopprimere un Basilisco solo attirandolo davanti a uno specchio o qualsiasi superficie che ne riflettesse l'immagine.
Lo sguardo di fuoco di questa creatura era talmente potente da risultare mortale anche posandosi sul suo riflesso.
Anche Plinio il Vecchio, nella sua opera “Storia Naturale”, cita questo leggendario animale come proveniente dall'Egitto o dalla Libia dove trovava rifugio nelle grotte, nelle caverne, o nelle tane sotterranee di un deserto, creato da lui stesso con la  potenza devastatrice del suo sguardo.


L'antico scrittore e filosofo naturalista narrava che il Basilisco nasceva da un uovo, perfettamente sferico, deposto da un gallo molto anziano e poi covato da un serpente o da un rospo per sette o nove lunghi anni in un nido di peli di Iuvi.
In periodi più recenti anche autorevoli drammaturghi e scrittori, come ad esempio Shakespeare, hanno citato il mitico Basilisco nelle loro opere.
Per concludere, questo animale leggendario è diventato il simbolo araldico della città svizzera Basilea e ne ritroviamo la figura anche su alcuni stendardi di comuni italiani. 

                                                        






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