VIAGGIO NELLA MEMORIA, DI STEFANIA PELLEGRINI

 

Ecco dalle maglie del tempo
affiorare il passato
di cui alcuni
ancora tentano di negare l'esistenza.
Chiede ascolto per raccontare
una città che come altre
non potrà mai trovare onore.
Tristemente si culla il giorno
là tra i gemiti del vento:
troppi non fecero ritorno.
Gennaio crudo, raggela il fiato,
imprigiona la mente
in un silenzio irreale che pure
i passeri sugli alberi nudi
sembrano non voler turbare.
La città morta
tra i comignoli neri e i forni smessi,
le montagne di scarpe... gli occhiali,
le spazzole ammucchiate...
arde viva memoria.
Trasuda tra i pori dilatati del silenzio
desolante vissuto,
sotteso di dolore senza tempo.
E ancora corre un inverno
sulle sponde del fiume Lete,
sulle anime dei morti,
che pare s'aggirino attorno.
Li sento oggi in fila come allora
camminarmi a fianco,
passo - passo raccontarmi
le loro storie travagliate, gli orrori,
e ricordarmi
che non ha limiti la crudeltà umana.

Stefania Pellegrini ©

(dalla raccolta "ITACA NEL CUORE" CTL Editore Livorno)

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