OLTRE LA NOTTE, DI STEFANIA PELLEGRINI

 

W.Turner - Venice, moonrise


C'è qualcosa d'irreale, quasi una sofferenza
in quest'attesa
che guarda a domani.
Ha voce sorda il piacere
al canto del giorno,
distratti occhi al trionfo del sole.
Un'aria nociva sospesa nel vento,
un nemico invisibile
sparge disegni
d'incertezze sul domani.
Malinconica, alla deriva,
la zattera del futuro
ha la fragilità delle foglie.
Ondeggia al vento, manca il sogno
e la speranza
è led intermittente sulla via.
Eppure c'è musica che muove
tra gli orli delle foglie.
C'è vita nel ruscello
che serpeggia tra le rocce,
monili
tra gli aceri tinti di rosso,
l'arancio dei castagni.
C'è voce segreta che va catturata,
ché neanche la notte più buia
può nascondere l'alba.

Stefania Pellegrini ©

(inedita - diritti riservati)

 

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