Lucia Triolo: la mia fretta
Lucia Triolo: la mia fretta
la mia fretta di passato
brucia tutti i silenzi
tu abbandoni anche
l’ultimo avamposto sul giorno
oggi non fai più il nodo alla cravatta
la camicia è aperta sul collo
su quella peluria appena visibile
che si sorprende ebbra.
Accogli l’agguato che
ti tendo: precipita dentro la rete
di ciò che non fummo capaci di vivere
la mia è una fretta
collerica
sogna ancora
di acciuffare per i capelli i fauni
disobbedienti
di attraversare l’amore su un manico di scopa
sogna le increspature nomadi
della nostalgia
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