UN MESTOLO DI LEGNO
Ho preso tra le dita
un mestolo di legno,
lo guardo e lo riguardo
ma sento un caldo dentro,
sono sensazioni
giovani emozioni,
parole gettate al vento
in giornate di sole.
C'erano mucche al pascolo
e pecore lontane,
c'erano contadini,
pastori e mandriani,
cani abbaianti
e gatti sornioni,
c'erano i sapori
di un lontano tempo.
Ho preso tra le dita
un mestolo di legno,
residuo d'albero seccato
o tagliato in inverno,
penso a prati verdi,
case abbandonate,
resti di un'estate
che dubbia è quest'anno.
Mescolo la minestra,
fuori è primavera,
chissà se la rondinella
è arrivata alla sua dimora,
lei può volare,
stare fuori allegra,
forse più di ieri,
di allora,
non c'è gente, ora,
a metterle paura.
un mestolo di legno,
lo guardo e lo riguardo
ma sento un caldo dentro,
sono sensazioni
giovani emozioni,
parole gettate al vento
in giornate di sole.
C'erano mucche al pascolo
e pecore lontane,
c'erano contadini,
pastori e mandriani,
cani abbaianti
e gatti sornioni,
c'erano i sapori
di un lontano tempo.
Ho preso tra le dita
un mestolo di legno,
residuo d'albero seccato
o tagliato in inverno,
penso a prati verdi,
case abbandonate,
resti di un'estate
che dubbia è quest'anno.
Mescolo la minestra,
fuori è primavera,
chissà se la rondinella
è arrivata alla sua dimora,
lei può volare,
stare fuori allegra,
forse più di ieri,
di allora,
non c'è gente, ora,
a metterle paura.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Pierre Jean Boquet - Pollard Willow
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