La mia siria










Fumi si levano
al nascere del sole,
anime che esalano
dal sangue della notte.
Taglienti geometrie
di un luogo ora senza nome.
Schegge d'insegna,
scarpa infangata,
letto lacerato.
Alito di gelida carezza,
vento di memorie.
Una corda vibra.
Vibra l'intensità dell'aria
satura di morti.
Si diffonde la melodia
tra polvere e macerie.
Implora di non dimenticare
l'aberrante follia.
L'umanità, la grande vittima.

Alessandra Solina
Edita in Atomi Sparsi, 2018
Art: Bansky

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